Italiani/ faziosi e bipopulisti demagoghi che scassano i conti pubblici

FRANCESCO SCOPPETTA
Cadute le pregiudiziali e affermata l’alternanza, per cui al potere sono andati sia gli ex comunisti che gli ex fascisti, la situazione invece di migliorare è peggiorata perchè abbiamo avuto forze populiste che, di nuovo senza considerare vincoli di bilancio e di ragionevolezza, hanno, una volta al potere, applicato quello che una volta si limitavano a gridare dall’opposizione.

Continua a leggere …

Nichols/ L’era della incompetenza

TOM NICHOLS
La nuova società è degli ignoranti e la virtù è degli incompetenti. In “La conoscenza e i suoi nemici”, edito da Luiss University Press, Tom Nichols analizza la crisi della cultura di oggi, definendo questa come l’epoca dell’orgogliosa faciloneria e delineando i possibili rischi della democrazia

Continua a leggere …

Cosa fare e vedere a Lamezia?

FRANCESCO SCOPPETTA
E’ ormai senso comune che occuparsi di cultura significhi presentare libri e fare convegni. Magari significa accogliere i turisti in visita che vogliano visitare e conoscere la città. Ma come metter su un’iniziativa stabile e duratura?

Continua a leggere …

Come uscire da questi 30 anni di Tangentopulismo

FRANCESCO CUNDARI
Il dibattito pubblico è stato egemonizzato per decenni da un manicheismo isterico e paralizzante, su cui si è cementato il bipolarismo di coalizione italiano tra berlusconiani e antiberlusconiani, anticomunisti e antifascisti, garantisti e giustizialisti. Due prigioni in cui le forze ragionevoli di entrambi gli schieramenti sono rimaste ostaggio dei rispettivi mestatori

Continua a leggere …

Contro il pacifismo strabico

I tiranni cadono grazie alla solidarietà del mondo libero e al coraggio dei dissidenti, ma quelli russi non compaiono negli appelli dei pacifisti italiani. È un pacifismo che ricorda quello filosovietico: non crede nell’efficacia della non-violenza per fermare Putin, e così chiede il disarmo di Kyiv
LUCIANO CAPONE

Continua a leggere …

Dopo Raggi, Gualtieri; dopo Speranza, Mascaro

FRANCESCO SCOPPETTA
I sindaci cambiano ma la macchina amministrativa che dirigono rimane la stessa. Per cui è la macchina che rende valido un sindaco e non viceversa. Nessun generale può vincere senza un esercito addestrato. Certo, quando hanno competenze manageriali e organizzative si vede.

Continua a leggere …