LAMEZIA/ LE SENTINELLE DEI CRETINI

Se uno vuol rendersi conto alla fine del 2019 cosa è (diventata) Lamezia, si deve leggere questa dichiarazione del sindaco a commento dell’operazione “Quarta copia” sul traffico illecito dei rifiuti. “I cittadini – dice Mascaro – sempre di più debbono essere sentinelle del proprio territorio e ne devono difendere la salute e la bellezza, con il coraggio della denuncia ed il senso di responsabilità civica”. Ora (Sentinella quanto resta della notte, Isaia 21, cit. Mario De Grazia) la situazione di Lamezia è la seguente e la spiegano i rifiuti tossici interrati in località San Sidero e Bagni (con la montagna mangiata come nostro simbolo lasciato alle generazioni future) sin dal 2004 : i cittadini vedono e non denunciano; magistratura e forze dell’ordine se i cittadini non denunciano non vedono nulla per 15 anni; siamo circondati da cretini che avvelenano aree dove vivono anche loro; infine ci hanno sciolti 3 volte per infiltrazioni mafiose e il sindaco resta quello dello terzo scioglimento. Insomma, le infiltrazioni (nei terreni o nel consiglio comunale) tutti le vedono ma nessuno fa niente. Noi lametini ci diamo molte arie ma non abbiamo niente da invidiare a San Luca e Platì. Questa insistenza sui cittadini che devono denunciare sta diventando in Italia sospetta, pare che se non ci fossero le Iene e Striscia la notizia la macchina della giustizia non avrebbe carburante. Per esempio, per alcuni anni sulla strada abbiamo visto costruire un grande albergo e solo dopo che era stato costruito i lavori vennero fermati per processare presunti abusi. Insomma, la giustizia ritardataria è l’ennesimo inquietante ossimoro italiano.