Lib-lab uniti/ Giorgio Gori

Bonaccini o Schlein, la sorte del pd è ormai segnata. Non si fermerà il suo inesorabile avvicinamento al populismo antioccidentale di Giuseppe Conte che nel 2023 dichiarando di essere l’erede di Berlinguer ha decretato in maniera ufficiale ed autentica di essere solo un povero mentecatto. Da un partito dove nel 2023 una parte invoca «la scintilla della rivoluzione d’ottobre» potrebbero uscire le forze riformiste e popolari per cercare rifugio altrove.

Prima o poi il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e Irene Tinagli diventeranno  i dirigenti dell’area lib-lab che nascerà mettendo insieme Azione, Italia Viva, e tutte le forze riformiste liberali. Il leader dell’area centrale della politica italiana mi auguro potrebbe essere Giorgio Gori (24/3/1960)