Juve/ Ma si può intercettare una società di calcio come se fosse una cosca mafiosa?

Uno dei motivi per cui la separazione delle carriere credo sia un provvedimento non più rinviabile. C’è un pm di Torino, Santoriello, che ora si è astenuto dopo esser finito nel mirino del popolo bianconero per alcune esternazioni in occasione di un convegno di 4 anni fa, in cui si parlava di plusvalenze e bilanci societari. In un contesto a tratti conviviale, aveva detto: «Lo ammetto, seguo e sono tifosissimo del Napoli e odio la Juventus. Come pubblico ministero sono anti-juventino, contro i ladrocini in campo». Nessuno considera Santoriello in mala fede ma è come un pm che indagasse l’amante della moglie, a pensarci bene,

Ma la cosa ai miei occhi più eclatante nel processo sportivo sulla Juve non è neppure questo. In premessa ripeto ancora una volta che la sentenza che condannasse la Juve dopo un processo ordinario andrebbe rispettata e se la contesti fai appello. Ma ciò detto una Giustizia sportiva che in 4 ore condanna a 15 punti di penalizzazione senza spiegare perchè non siano 30 o 9 o 47 e in 4 ore svolge insieme un processo di revocazione (di una precedente sentenza assolutoria) e un nuovo processo contro il quale puoi fare solo ricorso al Coni per motivi di legittimità, a me pare una aberrazione.

Mentre la procura di Napoli e quella francese ancora stanno indagando sul Napoli per l’acquisto di Osihmen, la procura di Torino (con Santoriello ora astenuto, Bendoni e Gianoglio) ha sottoposto ad intercettazioni i dirigenti Juve e poi ha mandato i documenti e le intercettazioni alla giustizia sportiva.

Ma a voi sembra normale che una società di calcio seppure quotata in borsa sia investigata con intercettazioni telefoniche ed ambientali come se fosse una cosca mafiosa? Eppure esistono i revisori dei conti, la Consob e la Covisoc. Vi pare normale che queste intercettazioni finiscano a pezzi sui giornali prima del processo? A me non sembra affatto normale pensando alla Corte Europea di giustizia che ha addirittura imposto all’Italia di intervenire sull’ergastolo ostativo perchè nei confronti di mafiosi condannati per strage applichiamo il 41bis.

Putroppo si sa bene che in Italia l’accusato è già condannato, prima la gogna, poi processi che durano anni e poi “il fatto non sussiste” nei trafiletti. Il processo vero è sui giornali, non nelle aule.
Se anche la Juve sulla questione plusvalenze sarà archiviata, il danno ormai è fatto. C’è gente che ancora le rinfaccia l’esame di Suarez. Che ancora pensa a rapporti con la camorra. Che parla di prescrizione per il doping quando l’appello era assolutorio. Qua già ti dicono che stai cercando il cavillo, quando chiedi “spiegami perchè mi dai 15 punti per una pratica sempre tollerata con ammende”. Un cavillo le basi del diritto…
Il giudice non serve, la Juve è già colpevole. Il resto è burocrazia e carte bollate. Alla Juve non rimane che la Corte di giustizia europea, con un risarcimento maxi visto il danno economico patito attraverso il combinato disposto pm-giustizia sportiva-stampa. Ma la presunzione d’innocenza, la terzietà del giudice, la ragionevolezza del tempo del giudizio, il contraddittorio, esistono ancora nel nostro ordinamento giuridico?