Juve Napoli/ la realtà non esiste più ma ha ragione chi ha il potere

L’arbitro Fabbri a 3 mt giudica tranquillamente de visu un contrasto di gioco. Finora ci avevano spiegato che il Var non poteva intervenire per valutare il contatto
In un’altra occasione all’arbitro sfugge un chiaro pugno rifilato da Gatti (juve) al napoletano Kvara. E’ un chiaro errore e il Var avrebbe dovuto richiamare Fabbri.

Nel match tra Juventus Napoli (aprile 23), l’arbitro Fabbri è andato all’On Field Review per rivedere, dopo una rete segnata da Di Maria, un contatto ad inizio azione tra Lobotka e Milik. Come dimostrano le foto, l’arbitro era vicino all’azione e non aveva giudicato falloso l’intervento di Milik. Ma il Var lo ha richiamato e il direttore di gara ha deciso poi di annullare il gol. Il Var può influire solo su chiari ed evidenti errori: facciamo un esempio. Se c’è una spinta in area di rigore che il direttore di gara non giudica abbastanza intensa, non si tratterà di chiaro ed evidente errore e il Var non cambierà la decisione dell’arbitro; se, invece, il direttore di gara spiega al Var di non aver visto alcun tocco di mano, ma il tocco c’è stato, si tratta di un chiaro ed evidente errore e la revisione del Var potrà cambiare la decisione.

Questo episodio dimostra 2 cose. 1) la realtà oggettiva non esiste più. La foto documenta come l’arbitro Fabbri essendo vicino all’azione ha potuto giudicare l’azione e assumere una decisione a ragion veduta. 2) non esistono più le regole oggettive perchè ogni settimana da anni ci stanno spiegando che il Var non può intervenire per valutare l’entità dei contrasti. In questo caso, nonostante l’arbitro non fosse coperto e abbia potuto valutare direttamente il contatto, il Var interviene e l’arbitro alla moviola decide di essersi sbagliato. Tanto vale allora togliere gli arbitri e far arbitrare direttamente il Var, o no?

Sto forse affermando io la verità, la sola interpretazione oggettiva? No, sto solo esprimendo una opinione personale, perchè, come ho appena dimostrato, si può affermare una cosa e il suo esatto contrario, a seconda delle convenienze o del tempo che fa. Non c’è più chi ha ragione e chi ha torto. Dal calcio questo ragionamento può estendersi a qualsiasi argomento o problematica e allora si capisce il concetto essenziale: ha ragione sempre e comunque chi ha il potere, perchè la storia la scrivono sempre i vincitori.