LAURA MORANTE: Ferie d’agosto era un film profondamente malinconico.
Come tutti i film sulla sinistra. Meglio: sull’essere di sinistra.
LM: Non lo so. Ci sono stati molti momenti in cui le battaglie di sinistra hanno unito le persone, rendendole felici. Ce ne sono stati e ce ne saranno. Ora però la sinistra è disgregata come non mai. Alcuni di noi si sono allontanati dal partito da cui si sentivano rappresentati perché non era più l’espressione di quello in cui credevamo. Io stessa ho smesso di votare Pd a un certo punto. Mi è costato parecchio dolore, ma non credo nelle etichette: credo nella realtà. Un partito che non rappresenta le istanze di sinistra, non è un partito di sinistra, è semplice.
Elly Schlein non la rassicura in questo senso?
LM: È troppo presto per dirlo. L’ho trovata oscillante sull’invio delle armi: prima di diventare segretario era assolutamente contraria, dopo è parso che si ravvedesse. Questo mi ha delusa, io sono una pacifista convinta».
(Estratto dell’articolo di S.S. per “Specchio – La Stampa”)