Forum Aldo Grasso/ Lelio Luttazzi e il dentifricio

La trasmissione di Rai Storia su Luttazzi, alla quale il nostro prof. Grasso ha offerto un prezioso contributo, è stata sbrigativa sul punto fondamentale della vicenda umana-giudiziaria del grande presentatore (invece il ritratto di Giorgio Verdelli, Souvenir d’Italie, sul punto è stato più chiaro).
Luttazzi infatti si sentì tradito dal suo grande amico Walter Chiari il quale non spiegò bene agli inquirenti la sua assoluta estraneità ai fatti.
I suoi 27 giorni in carcere furono, come in tanti altri casi ben conosciuti, una pena afflittiva senza processo e garanzie, con la speranza che il carcere fornisse all’accusa la massima prova di colpevolezza, la confessione.
Inoltre quella tristezza che lo ha accompagnato sino alla fine è stata la grande consapevolezza dell’incancellabile marchio che l’ arresto di un innocente provoca sempre.
Quando un pm manda in galera per errore un innocente, resterà per sempre nell’opinione pubblica il dubbio che egli sia colpevole: il dentifricio una volta uscito dal tubetto non lo si può più rimettere dentro.
E’ un elemento decisivo a cui la politica giustizialista ancora nel 2023 non intende rimediare.

LA RISPOSTA A CURA ALDO GRASSO
Ma se abbiamo insistito moltissimo sul tradimento di Chiari e sull’ingiusta detenzione!