F. Merlo/Peccato che non organizzino un raduno di ex, macchiette dell’onestà

Estratto dell’articolo di Francesco Merlo per “la Repubblica”

[…] è quasi commovente questo Marcello Minenna che, improvvisamente riemerso, ha riportato l’Italia all’epica del vaffa, che iniziò con il V-day nel 2007 ed è già l’antichità del teppismo politico nazionale.

Adesso che è stato arrestato e che ogni giorno si allunga il catalogo delle scelleratezze che gli vengono attribuite, sarebbe troppo facile ridere di questo prototipo della classe dirigente grillina che si presentava dicendo «sono un civil servant» ed elogiava sé stesso e soprattutto la propria esemplare onestà a 5 stelle.

Ed è un’ovvietà che Conte lo rinneghi e lo attribuisca a Di Maio, mentre a tutti chieda scusa quel Nicola Morra, che fu, pensate, presidente della Commissione Antimafia.

Tra le vestigia sepolte chissà dov’è Virgina Raggi e, per trovare l’ex ministro dei Trasporti che voleva costruire a Genova un «ponte vivibile sul quale si mangia e si beve», bisogna andare su Instagram dove si esibisce nel Tg-Toninelli.

Nel parco archeologico del vaffa c’è anche il passamontagna che la settimana scorsa Grillo ha proposto di indossare alle sue “brigate di cittadinanza”, con un ammiccamento incongruo al terrorismo perché mai i brigatisti rossi usarono il passamontagna […] dello stesso Grillo, che se lo calava sul viso negli anni in cui erano tutti ladri, tutti maiali, tutti venduti, tutti mafiosi, tutti camorristi, tranne, ovviamente, lui ei suoi squinternati d ‘assalto dal viaggiatore Di Battista al giornalista Travaglio, «il mio ministro della Giustizia preferito».

Peccato che non organizzino un raduno di ex, tutte queste macchiette dell’onestà, come ancora fanno gli ex dc. Nella Pompei a 5 stelle sarebbe bello rivedere Fico e Bonafede, che hanno ancora ufficio e scrivania, Paola Taverna che denunziava «il complotto per farci vincere» e, andando più indietro nella civiltà, Roberta Lombardi e Vito Crimi, i due simpaticoni che elogiavano il fascismo, si addormentavano in aula e […] non trovavano la porta della Camera.

E si è perso quel Massimo De Rosa che affrontò due deputate così: «Voi donne del Pd siete qui perché siete brave solo a fare p…». […] Due soli ce l’hanno fatta: Conte, che è l’impiegato di concetto del trasformismo, e Di Maio che ha imparato un mestiere vero ed è l’invidia di tutti i disoccupati.