La narrazione 5Stelle del reddito di cittadinanza è stata la seguente: aiutiamo i poveri e li aiutiamo a trovare lavoro. In realtà non si sono aiutati i veri poveri che nella realtà (non sono single) sono quelli presenti in famiglie numerose dove i genitori per cause varie non lavorano; e l’avvio al lavoro non è stato neppure tentato. L’opposizione a questa narrazione ha contrapposto il niente. La conclusione è stata che Giuseppi passa per il difensore dei poveri. Davanti al populismo se non contrapponi una narrazione soccombi sempre.
Nella settima stagione dei Simpson c’è l’episodio “Maxi Homer” che spiega bene cosa abbiamo fatto noi italiani con il reddito di cittadinanza. Homer, stanco di andare a lavorare in centrale, anche per gli esercizi ginnici che Burns (il capitalista) ha iniziato ad imporre agli impiegati, decide di ingrassare fino ad arrivare a 130 kg ed essere dichiarato invalido, così da poter lavorare da casa con il computer. Dopo essere riuscito ad ottenere il suo scopo, Homer si accorge che il lavoro a casa è comunque monotono, perciò decide di uscire e lascia la responsabilità di schiacciare i pulsanti del computer ad un drinking bird, ma quando torna a casa, scopre che questa sua trovata sta portando alla fusione del nocciolo. Per evitare una catastrofe, Homer si precipita alla centrale, ma si accorge immediatamente come sia difficile risolvere la situazione per una persona iper-obesa. Alla fine, proprio grazie al suo fisico corpulento, Homer riesce a risolvere la situazione e ottiene dal signor Burns la possibilità di ritornare fisicamente in forma.
Racconto questo perchè adesso che c’è stata la stretta sul reddito di cittadinanza (molti hanno scoperto solo l’1 settembre che non venivano pagati più) i percettori vogliono ottenere una invalidità e pertanto cercano un medico compiacente.
A tutto ciò occorre aggiungere che a Lamezia molti percettori sono zingari e non ricevendo più il sussidio intendono tornare al vecchio lavoro con le auto. Come volevasi dimostrare, il populismo “graduidamente” ha fatto tanto di quei danni che ancora neppure riusciamo ad immaginare, come Homer Simpson, tutte le conseguenze.