La scuola no stop e il Liceo Marinelli di Udine

Fino a 120 voti in un anno, verifiche a raffica, interrogazioni senza sosta: «Lo studente così scoppia», spiega Simona Favari, dirigente del polo scolastico Volta di Piacenza, una dei presidi che ha deciso di sperimentare il «liceo senza quadrimestre»: sulla scia del liceo senza voti, questi dirigenti stanno provando a immaginare una scuola che cerca di non trasformare la valutazione in giudizio, e di dare una sferzata allo stress a cui sono sottoposti i ragazzi, e che è sotto gli occhi di tutti. Sono una manciata in tutta Italia, pionieri, ad essersi lanciati nella scuola «no stop». Come funziona? «Come periodo di tempo per la valutazione consideriamo l’anno intero – spiega Favari- Alla fine dell’anno scolastico, a giugno, decidiamo se lo studente ha raggiunto i livelli per passare alla classe successiva. Così i docenti hanno più tempo per osservare il processo di apprendimento, e costruire una serie di evidenze per capire come lo studente è evoluto.

Attenzione, questo significa anche non valutare più solo sul contenuto, ma osservare quotidianamente come lo studente si approccia agli oggetti del sapere, come sa reperire le informazioni, contribuire ad una discussione collettiva, collaborare, come ha consapevolezza di sé, dei suoi limiti, delle sue potenzialità, come si pone di fronte ai problemi generali della vita. Bisogna rilevare altri tipi di competenze e, nel momento in cui dichiaro che le valuterò, spingo lo studente a sollecitarle».

Non è per niente semplice, perché è un processo che richiede anche un’attenzione particolare al tempo classe: «Non posso pensare di avere lo studente 5-6 ore in classe ogni giorno e poi di valutarlo solo per quello che impara, da solo, a casa», spiega Favari, che è partita con la sperimentazione in due classi del liceo quadriennale della transizione ecologica e digitale, e poi ha allargato a dieci classi dell’istituto professionale. Criticità? «Certo che trattandosi di un sistema nuovo ha bisogno di aggiustamenti e miglioramenti, ma stiamo lavorando insieme alla società che gestisce il nostro registro elettronico, in modo da essere in grado di documentare questo percorso, usando dei descrittori, che stanno realizzando alcuni docenti votati alla sperimentazione e alla ricerca».

C’è un liceo scientifico a Udine, il Marinelli, che da anni ha inventato un altro sistema. I quadrimestri sono sempre due ma il primo finisce il 31 ottobre, e l’altro a fine anno. E’ chiaro che il primo mese e mezzo di scuola serve per stabilire con le prove di ingresso il livello di partenza di ciascun alunno. Il sito web del Marinelli, guardatelo, è così ordinato, esplicativo, da lasciare a bocca aperta. L’esatto contrario di tanti siti di scuole così approssimativi e confusionari che neppure i contatti si riescono a rinvenire.

Il Marinelli, per esempio, dopo aver illustrato il Profilo educativo, culturale e professionale dello studente liceale, spiega l’organizzazione scolastica e il tempo scuola:
L’anno scolastico è suddiviso in due frazioni temporali non simmetriche: la prima, dall’inizio delle lezioni al 31 ottobre, svolge una funzione puramente diagnostica; la seconda, dal 1 novembre al termine delle lezioni, mette in atto già dal mese di novembre una gamma di modalità di recupero nelle varie discipline; ingloba, inoltre, tutte le valutazioni lungo tutto l’arco del periodo delineando il voto finale di ammissione allo scrutinio.
L’orario settimanale (è prevista la settimana corta) è integrato da:
– tutte le attività dell’Offerta Formativa a cui gli studenti vorranno aderire
– tutte le attività di sostegno al successo scolastico.
L’orario settimanale si differenzia a seconda del tipo di settimana e del piano di studi scelto e prevede:
– per le classi con orario di 27 ore: tre giornate dalle ore 8.00 alle ore 13.00; tre giornate dalle 8.00 alle 12.00
– per le classi con orario di 30 ore: sei giornate dalle ore 8.00 alle ore 13.00
– per le classi del biennio in “settimana corta”: un rientro pomeridiano di due ore di scienze motorie
– per le classi del triennio in “settimana corta”: due rientri pomeridiani di cui uno di scienze motorie
– per le classi quarte e del quinto anno di potenziamento linguistico (studio della seconda lingua comunitaria): un rientro pomeridiano di due ore
– per gli studenti delle classi terze che hanno scelto la seconda lingua comunitaria a partire dall’anno scolastico 2018/2019: un rientro pomeridiano di due ore.
In ambito pomeridiano trovano spazio anche tutti i potenziamenti e tutti i progetti che il liceo ha attivato. Gli studenti e le studentesse hanno l’opportunità di aderire ad attività di tipo culturale, anche proposte dalla Biblioteca, agli allenamenti per le gare scientifico- matematiche, alle attività studentesche, come il teatro, il giornalino Preludio, il coro Marinelli Gospel Choir, alle attività sportive, a tutti gli approfondimenti culturali tematici che l’Offerta Formativa del Liceo contempla. Gli orari per queste attività vengono definiti annualmente. Gli studenti, inoltre, possono usufruire dei locali del liceo qualora intendano svolgere delle attività peer to peer, sotto la sorveglianza di un docente della scuola, con preavviso.

La scuola rimane aperta fino alle 19.00 ogni giorno, tranne il sabato pomeriggio e nelle giornate indicate sul sito.
I locali scolastici sono a disposizione di varie realtà e associazioni del territorio in orari concordati, confermando la vocazione della scuola come spazio aperto alla cittadinanza.

ATTIVITÀ ESTIVE
Il liceo non sospende le attività con la fine delle lezioni in classe e continua a costituire un ambiente di apprendimento, essenzialmente per i seguenti percorsi:
– corsi di recupero per gli alunni con giudizio sospeso
– gruppi di lavoro per i PCTO
– continuità con le scuole secondarie di primo grado: attivazione di corsi di italiano e matematica di base per i futuri iscritti alle classi prime che intendano avvalersene.