Sacal/ E’ giusto così, che Occhiuto si prenda l’aeroporto con tutto il cucuzzaro

La Regione Calabria, lo scrive il Lametino, punta ad acquisire maggiori quote all’interno della Sacal, la società che ha in gestione i tre scali aeroportuali a partire da quello internazionale di Lamezia e poi quelli di Reggio Calabria e Crotone. L’obiettivo dell’amministrazione guidata dal presidente Roberto Occhiuto si evince chiaramente dal Defr, il Documento di economia e finanza della Regione Calabria per il triennio 2024-26, all’interno del quale la Giunta Occhiuto delinea il futuro dei propri enti strumentali.

“La partecipazione in tale società che gestisce l’intero sistema aeroportuale calabrese, avendo la gestione dei tre scali regionali, appare strategica per la valenza e la posizione che riveste la società quale elemento trainante di sviluppo per l’economia calabrese. Pertanto, lo sforzo della Regione sarà finalizzato alla implementazione delle attività della società attraverso un rilancio della stessa sia in termini di efficientamento dei tre scali regionali sia in termini di servizi collegati da offrire alla clientela per lo sviluppo generale del territorio, attraverso una maggiore interconnessione tra i tre aeroporti e le strutture ferroviarie e portuali della regione. Inoltre, vista la strategicità della società, il Socio Regione, anche al fine di una migliore tutela degli interessi strategici e di bilancio regionali e di ottimizzazione delle risorse finanziarie, si impegnerà al fine di aumentare la quota di partecipazione fino al raggiungimento della totalità del capitale sociale”.

E’ giusto così, dopo aver estromesso l’imprenditore privato Caruso, colpevole solo di essere lametino, è sacrosanto che la politica intenda appropriarsi dell’intero aeroporto, cambiandogli il nome e gestendolo non con criteri economici ma appunto politici. L’ipotesi, tutta da verificare, è che il turismo calabrese si incrementi attraverso gli arrivi con l’aereo. L’offerta turistica che dovrebbe coniugare prezzi adeguati e qualità dei servizi non viene presa in considerazione. Si procede con astrattezze come i “marcatori identitari”, pubblicità e spot inutili elargiti a caro prezzo e aerei. Altrove, come in Sicilia, attirano i turisti con una politica dei prezzi (compri almeno 3 giorni di vacanza e la Regione te ne regala uno).

Non è neppure questione di corruzione : (Rai news, 7/11/23) Tutti assolti perché il fatto non sussiste. Cadono in primo grado le accuse a carico dei 16 imputati del processo “Eumenidi”, scaturito dalle indagini di Guardia di finanza e Polizia di frontiera sui presunti illeciti che sarebbero stati commessi nella gestione della “Sacal”, la società che nel 2017 gestiva l’aeroporto di Lamezia Terme (oggi la Sacal gestisce tutti e tre gli aeroporti calabresi). La sentenza di assoluzione è stata emessa dal Tribunale di Lamezia Terme in accoglimento della richiesta avanzata dal pubblico ministero, Santo Melidona.

Gli imputati erano accusati di corruzione, peculato, abuso d’ufficio e induzione a dare o promettere utilità. Dall’indagine della Guardia di finanza erano emersi presunti rimborsi di denaro per viaggi di lavoro “fantasma”, richieste di raccomandazione per assumere alla Sacal persone legate da rapporti di amicizia con i vertici della società o per fare tirocini.

Sono stati assolti il presidente della società dell’epoca, Massimo Colosimo, gli ex direttori generali Pierluigi Mancuso e Pasquale Clericò (morto mentre era in corso il dibattimento), l’ex responsabile dell’ufficio legale, Ester Michienzi, i componenti del consiglio di amministrazione Floriano Noto, Bruno Vincenzo Scalzo, Giampaolo Bevilacqua, Giuseppe Mancini, Floriano Siniscalco. Assolti anche l’ex presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, l’ex responsabile dell’area del personale, Sabrina Mileto, la referente del Centro per l’impiego Angelina Astorino, il carabiniere Marcello Mendicino, l’ex vicesindaco di San Mango d’Aquino, Pasquale Torquato, Giuseppe Vincenzo Mancuso, l’imprenditore Emanuele Ionà, ex consigliere comunale di Lamezia e poi componente del Cda della Sacal.

E’ solo questione di “cultura” calabrese.

In due articoli, Sacal, cosa pensano di noi i catanzaresi, pubblicati su questo blog il 12 e 13 febbraio 2018, ricordavamo alcune intercettazioni.

(intercettazione telefonica tra il presidente Massimo Colosimo e la responsabile degli affari legali, Ester Michienzi)

Michienzi : “…tu gli devi dire che abbiamo fatto una convention con dei relatori……tanto loro non hanno nessun contatto perchè sono dei lametini di merda e non hanno nessun contatto con gli altri aeroporti”.

PIÙ STUPIDI SONO… In una intercettazione effettuata dai militari della Guardia di finanza di Lamezia Terme a giugno 2015 Colosimo e Noto parlano proprio della nomina di Emanuele Ionà.

Colosimo: …e gli altri nominano a coso di nuovo, a Ionà, che per certi versi… per noi è meglio

Noto: Eh sì lui è compare di coso, di Mascaro

Colosimo: Eh sì per noi va bene, che più stupidi sono…

Noto: Sì ma poi alla fine è una persona che si mette a disposizione con noi… l’altro invece è pericoloso (si riferiscono ad Arena, all’epoca componente del cda per conto del Comune).(da Corriere della Calabria, 13/2/2018, Alessia Truzzolillo).

Quindi, riepilogando, è giusto così, i lametini di merda essendo stupidi con l’aeroporto di Lamezia non c’entrano nulla.