Italia 1 Una Poltrona per due milioni di soliti spettatori

Louis Winthorpe III è un altezzoso agente di cambio ; Billy Ray Valentine è invece un senzatetto insolente e imbroglione che mendica spacciandosi per un veterano del  Vietnam. Le vite dei due si incrociano casualmente durante la vigilia di Natale. Gli avari datori di lavoro di Louis, i fratelli Mortimer e Randolph Duke, discutono circa le motivazioni che spingono un individuo alla criminalità o al successo: Mortimer sostiene che alcuni siano geneticamente predisposti alla delinquenza o al successo mentre Randolph è convinto che sia l’ambiente nel quale si cresce a determinare l’agire di una persona. Per verificare le rispettive tesi decidono, a fronte di una scommessa di un solo dollaro, di scambiare le vite di Louis e Valentine con la complicità di un influente e corrotto funzionario del governo, Clarence Beeks

(Cinefacts) Non è davvero Natale senza Una poltrona per due, e questa è probabilmente è una delle pochissime cose che mette tutti d’accordo. Se aggiungiamo che questo è l’unico film che spiega per davvero come funziona la finanza (spiega addirittura cosa sono i contratti futures) , Italia 1 è benemerita.

La commedia del 1983 di John Landis con un cast in formissima che annovera Dan Aykroyd, Eddie Murphy, Jamie Lee Curtis, Ralph Bellamy e Don Ameche è diventata un appuntamento fisso per la Vigilia di Natale su Italia Uno.

Negli ultimi 26 anni, infatti, il film è stato trasmesso durante le feste per ben 24 volte, 20 delle quali la sera del 24 dicembre. Quest’anno la ricorrenza tornerà la sera della Vigilia per il dodicesimo anno di fila. 

La cosa bizzarra è che Una poltrona per due è un film natalizio praticamente solo in Italia. Negli Stati Uniti il film uscì nei cinema l’8 giugno 1983 e divenne con i suoi 90 milioni di dollari in patria il quarto incasso dell’anno. Una poltrona per due fu quindi un grandissimo successo, il secondo all’epoca per John Landis (dietro a Animal House) e il vero trampolino di lancio per Eddie Murphy che pochi mesi prima aveva esordito in 48 ore.

Da noi il film esordì in sala il 19 gennaio 1984 e non fu un successo come negli Stati Uniti: arrivò 13° nella classifica dei film più visti, sorpassato addirittura da Lo Squalo 3 – 3D.

Quindi come mai Italia Uno continua da oltre vent’anni a riproporlo in televisione?  Interpellata sul motivo di tale scelta, la direttrice della rete Laura Casarotto ha risposto così:

“Scegliere sempre lo stesso titolo è un’intuizione che ho ereditato da chi mi ha preceduto.  Credo però che ‘Una poltrona per due’ funzioni perché a Natale vogliamo sentirci raccontare sempre la stessa storia: ai bambini si parla di Babbo Natale e anche i più grandi vogliono la loro storia”.

Gli ascolti, ogni anno, ripagano tale scelta: fa sempre più del doppio della media annuale della rete, che non arriva al 6%.

Una poltrona per due è una contro-favola” continua la Casarotto, “Con un lieto fine, ma con tanti elementi comici e dissacranti, come il resto della nostra programmazione natalizia, che comincia con il Grinch e finisce con i Gremlins”.

Sicuramente anche il 24 dicembre di quest’anno il film non deluderà le attese e raccoglierà davanti alla TV in prima serata i suoi soliti 2 milioni di affezionati telespettatori. Ecco perché la rete continua a trasmetterlo: perché funziona e quella sera lo share sale.

E’ un film con una genesi incredibile che parla di finanza, con un finale ai più incomprensibile, e che al suo interno annovera una co-protagonista prostituta che a un certo punto resta in topless; un truffatore che fuma marijuana; un elenco delle “droghe più delittuose come spinelli, valium, allucinogeni, valium, pillole gialle, pillole rosse, macinino per cocaina, siringhe assortite”; un Babbo Natale ubriaco che tenta il suicidio; e con una scena di zoofilia con un gorilla impossibile da dimenticare.

D’altra parte negli Stati Uniti Una poltrona per due uscì con il rating R, ovvero “Vietato ai minori di 17 anni non accompagnati dai genitori” secondo la MPAA, l’associazione che negli Stati Uniti decide la fascia di pubblico dei film che vengono distribuiti.

Da noi, da più di vent’anni, accompagna la Vigilia, il panettone e i parenti, i regali e l’arrivo di Gesù bambino.