Chi non ha capito Soulè può allenare?

Allegri, al contrario di uno come me che lo ha visto in televisione, ha potuto osservare da vicino un ventenne come Matias Soulè, nato a Mar de Plata in Argentina il 15 aprile 2003. Altezza 1,82. Eppure secondo lui non è pronto. A far cosa?

I suoi numeri (dati Kickest) ad oggi al Frosinone in 15 presenze sono:
Goal 6/ Tiri 37/ Tiri in porta 11/ Pali e Traverse 4
Goal di testa 2/ Goal su rigore 1/ Big Chance mancate 5
Dribbling tentati 119/ Dribbling riusciti 6/ Passaggi Assist 1
Passaggi tentati 634/ Passaggi riusciti 516/ % passaggi riusciti 81.4
Passaggi chiave 40/ Big Chance create 5/ Cross tentati 46
Cross riusciti 15/ Cross “no corner” tentati 23
Palloni intercettati 9/ Palloni rubati 24
Duelli Vinti 108/ Duelli Persi 136
Duelli aerei vinti 5/ Duelli aerei persi 10/ Tackle 25

Io l’ho visto solo in tv, con la Next Gen e quest’anno al Frosinone, e ho capito subito che fosse un fuoriclasse da inserire dentro un contesto organizzato (si chiama calcio moderno). Uno di quei giocatori mancini che ha nel dribbling, nel tiro e nell’assist, partendo da destra, le sue qualità migliori. Le poche apparizioni concesse da Allegri nella Juve lo hanno mortificato perchè Allegri ha già mortificato Dybala, costretto a partire dalla nostra area per cucire il gioco, Higuain, costretto a giocare al centro campo per cucire il gioco, Vlahovic (vedi Higuain), Mandzukic, costretto a fare la fascia sinistra da tornante, quello che oggi chiede a Kostic. Voi non vedrete mai un Klopp chiedere a Salah di tornare a dare una mano in difesa, lo vedete giocare solo nella metacampo avversaria.

Ecco perchè se lo squalo Elkann non si affretta a dar via libera a Giuntoli perchè porti a Torino Thiago Motta, liberandoci di Allegri, non vedremo mai giocare nella Juve Souleè e Kenan Yildiz (giovani scovati da Tognozzi che ora è pure andato via). La Juve deve vincere ma giocando bene e divertendo il pubblico. Elkann non ha ancora capito che questa è da sempre la filosofia del Real, che una squadra di calcio nel mondo si fa conoscere per il gioco bello che esprime. Puoi vincere tutti gli scudetti che vuoi (le Champion sono un’altra cosa) ma se non diverti il pubblico (che va ben al di là dei tuoi tifosi) non avrai popolarità diffusa. Ecco perchè uno come Soulè deve essere al centro del progetto Juve del prossimo decennio.