I produttori italiani di cinema sono soliti davanti ad un successo di botteghino domandarsi quale sia il segreto, per poi produrre i succedanei. Potremmo fare numerosi esempi ma basta accennare al successo inaspettato dei film di Zalone per capire che se oggi ci troviamo in sala i film di Pio e Amedeo (made in Puglia) è colpa sua; così come Troisi è la causa involontaria dei film prodotti a Siani o Vacanze di Natale il prototipo dei cinepanettoni con Boldi e De Sica.
In questi mesi i produttori si staranno scervellando per carpire il segreto del film di Paola Cortellesi (arrivata a 34 mil.) e quindi finora hanno annotato le seguenti ipotesi:
1) è il bianco e nero che è stato determinante, dà quel realismo storico che gli spettatori vogliono ritrovare
2) è la protagonista femminile, occorre puntare sulle attrici
3) è il contenuto serio, il film si basa su un messaggio importante
4) la confezione deve essere leggera, da commedia, mentre il nocciolo deve essere un tema serio sul quale riflettere.
Sono tutte ipotesi di lavoro che potrebbero far mettere in cantiere commedie in bianco e nero con donne protagoniste e con una tematica impegnativa. Tra l’altro la serie “La storia” della regista Archibugi (che sembra un prequel del film), è scritta anche da Giuliana Calenda come “C’è ancora domani”, e nelle prime due puntate trasmesse su Rai1 ha avuto un buon successo di pubblico per cui forse si sta delineando una tendenza. Valerio Mastandrea è presente in entrambe le produzioni per cui è facile ipotizzare che il suo agente avrà l’agenda piena di appuntamenti.
La posizione più delicata in tutto questo panorama ce l’ha la regista e protagonista Paola Cortellesi, travolta da un successo inaspettato nelle sue proporzioni. Il suo film non parte in testa agli incassi nella prima settimana ma s’impone dalla terza in poi grazie al passaparola (il contrario di quel che succede ai film americani). Come successe a Massimo Troisi dopo Ricomincio da tre il nuovo film sarà difficile metterlo in cantiere o idearlo, anche se per realizzarlo le daranno un budget milionario. Dipendesse da me, partirei dal titolo che potrebbe essere questo: “E poi venne il dopodomani ma scusate il ritardo”.
Zalone ha dimostrato che si può inanellare una serie di film di successo, così come avvenne a Troisi, ma, appunto, trattasi di due eccezioni. Ficarra e Picone dopo La stranezza, imprevisto successo al botteghino, con Santocielo hanno dimostrato che replicare il successo non è agevole per il semplice fatto che un film da quando lo scrivi a quando arriva nelle sale passa del tempo e quindi il rimbalzo non puoi sapere prima in quale contesto sociale lo farà cadere.
Il successo inaspettato in genere forse è un semplice imprevedibile colpo di fortuna, ma poi, come succede a chi vince la lotteria, la cosa più difficile è saper gestire il successo. Nella musica abbiamo tantissimi cantanti dimenticati con un solo grande successo alle spalle, nel cinema è rimasto famoso il regista Michael Cimino, famosissimo nel 1978 per “Il cacciatore”, che chiuse la carriera due anni dopo con il flop leggendario de “I cancelli del cielo”.