Comunque la pensiate sul punto, un fatto mi pare degno di nota: tra i politici europei convinti che la via per evitare una terza guerra mondiale sia al contrario il dialogo e il negoziato con Vladimir Putin, ce ne sono ben pochi provenienti dai paesi più vicini ai confini con la Russia, che pure sarebbero i primi a pagare il prezzo di un’eventuale escalation. Anzi, persino quelli tra loro che dal 1945 e attraverso tutta la guerra fredda avevano mantenuto una posizione di neutralità, come Svezia e Finlandia, dopo l’invasione russa dell’Ucraina si sono affrettati a chiedere l’ingresso nella Nato.