Lamezia/Goffredo lascia lo Scientifico e nessuno chiede: perchè?

Essendo stato il primo su questo blog a dare la notizia che l’USR stava affidando una reggenza per il Liceo Scientifico di Lamezia, vedo che ieri sia il Lametino che Lamezia informa hanno dato la notizia che la reggenza è stata affidata a Simona Blandino.

Un semplice lettore, dopo aver appreso dal web (la stampa non l’ho controllata) che ad aprile improvvisamente viene sostituito il dirigente di un liceo lametino, si chiede: perchè?

Sette mesi fa, a settembre, in quello stesso liceo la vice presidente della Giunta regionale, Giusi Princi (già dirigente scolastico a Reggio) ha inaugurato l’anno scolastico alla presenza del sindaco Mascaro e del vescovo. In quella occasione “la prof.ssa Goffredo ha informato con grande soddisfazione e orgoglio tutti i partecipanti che l’Istituto Scientifico di Lamezia si è aggiudicato l’onorificenza di migliore Scuola della Calabria. La stessa Goffredo ha poi esternato la sua volontà di usufruire di più spazio all’interno del Liceo così da poter accogliere più iscrizioni e nuovi alunni, molti dei quali per questo nuovo anno scolastico ha dovuto purtroppo rifiutare proprio per carenza di spazio in cui edificare nuove aule”.

Insomma, nella migliore Scuola della Calabria il dirigente viene sostituito ad aprile (figuriamoci le altre peggiori allora), e nessuno spiega al pubblico perchè. Per spiegarlo, chi intende informare dovrebbe solo, come si faceva una volta, andare nella scuola e porre domande. Ma non si usa più: ormai si preferisce pubblicare atti pubblici o comunicati; veline delle autorità; resoconti delle conferenze stampa degli inquirenti. Da tutto questo discende che l’opinione pubblica (e anche tutti coloro che hanno figli al Liceo Galilei) brancola nel buio. C’è stato un provvedimento amministrativo e non una notizia di reato, d’accordo, ma stavolta questa “sostituzione” disposta dall’USR è stata urgente nel senso che non ha voluto aspettare neppure la fine dell’anno scolastico e cioè solo 3 mesi sino a luglio. A quel punto poteva darsi al Galilei un nuovo dirigente con un incarico triennale. Questa “urgenza” a cosa è dovuta? Sono tutte domande alle quali io posso rispondere solo in parte, in quanto non sono un giornalista e quindi non mi spetta informare per lavoro. Io mi limito a commentare, perchè faccio parte dell’opinione pubblica e perchè conosco alcuni protagonisti della vicenda. Vorrei quindi fornire ai lettori qualche notizia in più ancora non diffusa sui media.

La prima riguarda l’irrituale richiesta di poco tempo fa (raccontatami da un genitore che ha un figlio al Liceo scientifico) di sottoscrivere un appello a favore della dirigente Goffredo. Questo genitore mi ha informato che era in atto una raccolta firme a favore della Goffredo ma non esisteva un testo, un appello, da sottoscrivere. C’era una richiesta orale di firmare “a favore”, come avevano già fatto altri genitori, studenti, docenti, Ata. Questo genitore chiedendo cosa ne pensassi, si diceva preoccupato delle eventuali conseguenze del suo diniego: “e se poi resta la Goffredo, la mia mancata firma come verrà presa?”. Ho detto a questo mio amico che nessuno dovrebbe firmare qualcosa su un foglio bianco a favore di… E nel 2024 avere paura di cosa succederà in una scuola se un genitore non firma, beh, a me pare comico e tragico nello stesso tempo.

Racconto questo perchè a me tale episodio sembra davvero rappresenti bene quel che sta avvenendo nella migliore scuola della Calabria. Esso dimostra che nella scuola c’è una spaccatura profonda tra chi è con la Goffredo e chi è contro. Gli esposti presentati all’USR da parte della Dsga e di alcuni docenti attraverso un sindacato, e le ispezioni ordinate per verificare la fondatezza degli stessi, hanno portato ad una prima conseguenza: Goffredo è stata sostituita. Prima o poi capiremo di cosa viene accusata e come si difenderà, in tutte le sedi. Essendo io un garantista e non un giustizialista non si tratta ora di dividersi tra colpevolisti o innocentisti. Ma ciò detto, la spaccatura che c’è all’interno del Liceo scientifico, tra il gruppo che appoggia Goffredo e il gruppo che l’accusa, è un fatto oggettivo che rende davvero tutto più complicato per chi dovrà governare una istituzione che è anche una “organizzazione complessa a legami deboli”. Quel che sta succedendo nella scuola più grande di Lamezia, senza considerare affatto aspetti giudiziari che al momento non sono nemmeno eventuali, propone in buona sostanza un tema nazionale che è stato del tutto trascurato: lo stato della leadership educativa.

I capi di istituto, esposti a sollecitazioni e richieste sempre più incalzanti, a fronte di una ambigua definizione del profilo professionale (con commistione di funzioni esecutive, notarili, burocratiche, dirigenziali), scriveva Piero Romei nel lontano 1999 (Guarire dal “mal di scuola”), tra presidi-sceriffi e manager improvvisati, provano un malessere provocato dall’indefinitezza e al tempo stesso dall’eccessiva numerosità di compiti ed incombenze. Burocrate o improvvisatore che sia, preparato o autorevole, la cosa più difficile resta sempre quella di saper gestire le relazioni umane in uno spazio che racchiude una intera comunità. Nessuno sembra ricordare mai che “i bambini ci guardano” e gli adulti insegnano sempre se stessi.