La gogna mediatica di Piero Fassino per 130 euro

Niente, sono due giorni e i giornali ancora non la smettono di rimbalzare sulla cronaca l’episodio del deputato Piero Fassino che avrebbe tentato all’aeroporto di rubare un profumo del costo di 130 euro. In concreto il giudice potrebbe assolvere per tenuità del fatto come spesso testimoniano i processi celebrati quotidianamente nelle aule del monocratico. Ma in Italia la giustizia dipende dal giudice mica dalle norme. Diverso l’aspetto mediatico della faccenda che di fatto ha già sottoposto Fassino a una pressione gigantesca. Lui si e’ definito molto provato da quanto avvenuto ma soprattutto ha continuato ad affermare di essere stato intenzionato a sborsare i centotrenta euro necessari per l’acquisto del prodotto. Gli sono umanamente vicino perche’ io fino a prova contraria gli credo e perche’ nessuno deve essere triturato in un meccanismo infernale del genere. Qui si tratta di un “tentato furto” ad ogni modo e l’accusato si e’ offerto di pagare non uno ma 2 profumi. Perche’ la vigilanza dell’aeroporto non ha chiuso la questione e l’ha fatta invece diventare uno scandalo enorme? Altro che accanimento, qui c’e’ sadismo in dosi massicce. Perche’ nel 2024 ancora in Italia la cultura della punizione, della gogna, prevale ad ogni livello anche nel caso in cui la riparazione dell’eventuale danno chiuderebbe la questione senza farla finire in pasto alla stampa?

Ecco, la stampa, quella stessa stampa che nel caso di violentatori e maniaci sessuali, di truffatori per milioni di euro, di arrestati in flagranza, mette le sole iniziali per tutelare la privacy ( ma spesso usa l’anonimato) e invece nel caso di Fassino lo sbatte in prima pagina come se avesse commesso un reato infamante. Certo che essere garantista in questo paese e’ diventato davvero impossibile, questo e’ un paese di forcaioli a cominciare da quattro pennivendoli con la bava alla bocca. “Mani pulite” adesso davvero si capisce meglio dopo 32 anni e le monetine lanciate a Craxi sembravano una beffa e invece erano una vergogna. I socialisti rubavano, un comico genovese ci ha costruito sopra la carriera, poi e’ diventato un politico ed i suoi discepoli hanno sperperato 220 miliardi nel Superbonus come se fossero noccioline. O-ne-sta’. O ce li restituiranno come si e’ offerto di fare Fassino? Intanto chi si ricorda piu’ dei 49 miliardi della Lega?