Catanzaro, “Quinta Bolgia”. Crollano le accuse in appello: assolti Pietro e Diego Putrino e Giuseppe Perri

La seconda sezione della Corte di Appello di Catanzaro, in riforma della sentenza di primo grado, ha emesso pronuncia di assoluzione nei confronti dei Sigg. Putrino Pietro e Putrino Diego cl 82 entrambi difesi dall’Avv. Francesco Gambardella e dall’avv. Massimiliano Carnovale, rispetto al reato di partecipazione ad associazione mafiosa, con il medesimo provvedimento veniva disposta la revoca della confisca delle società Putrino Service e Croce Rosa Putrino. La vicenda processuale trae origine dall’Operazione portata avanti dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, denominata Quinta Bolgia che aveva portato al commissariamento dell’Asp di Catanzaro. Nell’ambito della ridetta operazione di polizia venivano contestati i reati di associazione mafiosa; illecita concorrenza e abuso d’ufficio, veniva altresì disposto il sequestro finalizzato alla confisca – disposta poi in primo grado – di diverse società operanti nel settore dell’onoranze funebri, ed affidatarie del servizio 118 presso l’Asp di Catanzaro quali la Società Putrino Service srl, la Società Croce Rosa Putrino, la società La Pietà Putrino e del relativo compendio aziendale per un valore di oltre 2.000.000,00.

La Corte ha poi assolto, inoltre, Giuseppe Perri (8 mesi in primo grado), ex direttore generale dell’Asp di Catanzaro, Diego Putrino ‘82, Diego Putrino’ 67 dal reato ascritto al capo 4 “perché il fatto non sussiste”.