Come giocano le squadre del visionario Thiago Motta?

Thiago Motta, un visionario silenzioso
MONDO CALCISTICO TV Ecco qualche aspetto tattico utilizzato da mister Thiago Motta
Una lunga analisi (29 min) ma esaustiva di IL CRITICO CALCISTICO dei principi di gioco di Thiago Motta applicati alla rosa della Juve, con possibili innesti e sacrifici
Un altro contributo, di soli 8 minuti, che presenta i problemi che Motta si trovera’ nell’impostare la nuova Juve con i suoi principi
La sistemazione in campo di una squadra di T. Motta, con un perimetro esterno (in blu) di 6 giocatori e gli altri 5/6 che si muovono all’interno (senza ruoli ma con funzioni) e sono, insieme con il portiere, i veri costruttori di gioco. Un gioco per il quale occorre correre molto, avanti e indietro, perche’ i 5 costruttori difendono e attaccano. Molto possesso palla e pochi cross
L’organizzazione perimetrale della squadra di T. Motta (con 4 giocatori sulle corsie laterali e 5 giocatori, dentro il cerchio arancione, che si muovono senza posizioni fisse) che intende invogliare la squadra avversaria a venire avanti per poi colpirla nelle zone scoperte, ma sempre attraverso il fraseggio e le sovrapposizioni. Non si tratta mai di contropiede perche’ la sua squadra quando avanza e attacca lo fa sempre con molti uomini

Thiago Motta ve lo dico in anticipo, adotta, per chi vuole i numerini, il 2/6/2 (v. schema sopra) o il 4/1/4/1. Ci sono sulle due fasce esterne 4 giocatori, due terzini
(i quali in genere difendono) e due ali ; e poi nelle fasce centrali 5 giocatori. Questi 5 giocatori centrali difendono e attaccano insieme, e attuano due principi: attirare la squadra avversaria in avanti -attraverso un insistito fraseggio e un possesso palla nella nostra metacampo- per poi attaccarla la’ dove si crea lo spazio, attraverso rapide sovrapposizioni. Quando si perde la palla, rapida e immediata contropressione per riconquistarla subito. Creare sempre superiorita’ numerica in qualsiasi zona del campo con pazienza e possesso palla. Insomma, si verticalizza quando e’ possibile e utile, al contrario di allenatori vecchi come Allegri che non amano il gioco e l’organizzazione, vogliono solo lanci in avanti, cross e spizzate di testa di marcantoni.