Calabria/Perche’ l’estate ai calabresi non conviene

Non so quanti siano quelli come me che arrivati a giugno vorrebbero svegliarsi a settembre pur di non leggere la serie di catastrofi che corrispondono alla cd estate, la piu’ oscena stagione dell’anno e non solo per il gran caldo. Se uno al mattino si guarda i siti locali il bollettino di guerra si compila da solo portando angoscia e terrore a chi vorrebbe solo refrigerio.”Portate il paziente all’ospedale in auto”: il consiglio del 118 che non ha piu’ medici ne’ infermieri e ora e’ anche senza ambulanze. Mentre in Calabria e’ prevista un’altra ondata di caldo con picchi oltre i 40 gradi, per le famiglie e’ meglio viaggiare in auto visti i prezzi di aerei, treni e bus. Incendio a Cittanova, rifiuti pericolosi a Crotone, l’acqua non e’ potabile e nel carcere di Vibo due detenuti appiccano il fuoco per protesta. Rubinetti a secco, la Locride stretta dalla fame d’acqua, la crisi idrica nel reggino con cittadini costretti a far da spola alle fontane. La sanita’ calabrese divorata da vecchi debiti, 11 milioni di interessi passivi sono un macigno sul bilancio, e ometto la nera che da sola in Calabria basta a riempire l’80 per cento della cronaca. Tra incendi, incidenti, tragedie (l’uomo che a Crotone inseguito dalle vespe muore d’infarto), vecchie e nuove emergenze, un calabrese puo’ solo sognare che l’estate passi il piu’ in fretta possibile dal momento che e’ diventata di gran lunga il periodo piu’ terribile dell’anno intero. E si badi, non c’e’ scampo per nessuno, anche tutti quelli che passano le vacanze in Italia in posti bellissimi debbono solo augurarsi che incendi e siccita’, covid e calore, girino al largo. L’estate e’ la stagione piu’ brutta dell’anno e tutti quelli che non credono alla fortuna prima o poi devono convincersi che l’unica cosa che conta nella vita non e’ la salute ma la fortuna.
“O’cane mozzeca semp o’stracciat”, o no?