Passero’ per criticone ma chi se ne importa, la rassegna Cinema e Cinema che sta ottenendo anche quest’anno un buon successo di pubblico, ancora una volta esige dal pubblico accorso una santa pazienza.
Mi riferisco alle sedute perche’ o ci si siede in una buona posizione ma senza spalliera oppure ci si siede su seggiole di plastica senza braccioli e con scomode spalliere. Siccome anche all’Arena Porto di Catanzaro Lido il XXI Magna Grecia Festival prevede per i non accreditati seggiole con spalliere elastiche, si vede che il cinema esige sacrifici. Vanno benissimo le location (anche se al Barisco fa fresco ma c’e’ troppa umidita’) ma per quale motivo gli spettatori non devono sedersi comodi? Questione di costi, e’ chiaro, ma la mania di proporre rassegne di film senza sedute adatte a me pare antica e ripetitiva. Inagibile il Teatro Comunale costato 4,5 milioni alla comunita’, si continua ad inventarsi location suggestive abbinate alla scomodita’. Famoso anni fa l’auditorium della scuola media Pitagora dal quale mi tenevo lontano come la peste. Il pubblico estivo accorre numeroso, incurante delle scomodita’, e la cosa mi rallegra, ma come ho scritto piu’ volte, il pubblico per il cinema a Nicastro non c’e’ sin dagli anni ottanta. La domanda c’e’ solo d’estate e questo pubblico meriterebbe di essere coccolato, tutto qui, non tormentato. A Nicastro, ecco un’altra massima, solo le cose impossibili sono realizzabili.