Perche’ la Rohrwacher nei panni di Elena Greco?

Dovremo attendere l’11 novembre 2024 per la quarta e ultima stagione de L’Amica Geniale in Italia. Il capitolo conclusivo della serie Tv basata sulla serie di romanzi di Elena Ferrante arriverà prima in America, il prossimo 9 settembre, ma le prime immagini pubblicate sui profili social ufficiali di HBO lasciano già intuire alcuni dettagli interessanti che potremo vedere fra pochi mesi.

Innanzitutto la protagonista, Elena Greco, e’ interpretata in questa ultima stagione da Alba Rohrwacher. Fisicamente e’ troppo esile per impersonare il personaggio che nel romanzo e’ si’ bionda con occhi azzurri ma ha un sederone. Le tre generazioni di Lila e Lenù sono state interpretate  prima dalle piccolissime Elisa Del Genio e Ludovica Nasti, nei panni delle protagoniste ancora bambine; poi Margherita Mazzucco e Gaia Girace  ne hanno vestito i panni nelle due stagioni centrali, in cui Lenù (Elena Greco) e Lila passano dall’adolescenza all’età adulta; infine Alba Rohrwacher e Irene Maiorino sono protagoniste dell’ultima stagione dove Fabrizio Gifuni assume il ruolo di Nino Sarratore.  Elena (Lenuccia o Lenù) Greco, nata nell’agosto del 1944 è lei a raccontare in prima persona le vicende narrate nella tetralogia. Alba Rohrwacher e’ comparsa gia’ nelle altre precedenti stagioni interpretando con la sua voce dolente la voce narrante. Fidanzata con Saverio Costanzo, regista della prima stagione e sceneggiatore con Francesco Piccolo e Laura Paolucci della quarta diretta da Laura Bispuri, ha avuto il ruolo quindi per ragioni amicali, e’ il caso di dirlo.

Gaia Girace (Lila Carullo) e Margherita Mazzucco (Lenu’ o Elena Greco)

La prima delle quattro stagioni (quanti sono i libri della Ferrante) narra l’infanzia e l’adolescenza delle due protagoniste. Inizia con un’anziana signora, Elena Greco (detta Lenù), la cui vita viene scossa dalla scomparsa improvvisa di Raffaella Cerullo (detta Lila), l’amica più importante che abbia mai avuto. Elena comincia così a raccontare la storia di un’amicizia epica, nata nella Napoli degli anni ’50 e durata sessant’anni.

Elena è la classica brava bambina che cresce e diventa una brava ragazza. È classicamente carina: capelli biondi e occhi azzurri, è brava, ubbidiente, onesta, e viene rispettata da tutti nel rione napoletano dove vive con la sua famiglia. Due cose, nello specifico, la caratterizzano: il suo perenne e segreto amore per Nino, e la sua continua “fatica” a tenere il passo con la vita.
Elena è fragile, riflessiva, molto intelligente, anche se non le sembra mai abbastanza, sempre con la sensazione di non essere all’altezza delle aspettative. Lila invece è sfrontata, impulsiva, con un carattere forte e particolare. Sono molto diverse ma è proprio questo che le terrà unite. La “fatica” è un sentimento ricorrente per Elena. Mentre la sua amica Lila è istintivamente sveglia, intelligente, capace di discutere con disinvoltura, per Elena lo studio e l’apprendimento significano impegno costante, diligenza e fatica. Quello per Lila viene facile, per Elena richiede costante preparazione. Questo aspetto è importante per comprendere le scelte di vita di Elena: in tutti i romanzi, Elena si porta dietro una sorta di “sindrome dell’impostore”, come se non si fosse mai veramente guadagnata quello che ha.

Nonostante questo fardello sulle spalle, contrariamente all’amica Lila che, nonostante le doti naturali, rimane bloccata dov’è, Lenù coglie l’opportunità di studiare a Pisa e il cambio di ambiente apre per lei una serie di nuove possibilità. A Pisa conosce Pietro, suo futuro marito nonché membro di un’importante famiglia, gli Airota, che l’accolgono e le offrono l’opportunità di affermarsi come scrittrice. Anche se Elena effettivamente riscuote un certo successo, dentro di lei permane l’inadeguatezza, l’idea di non essere all’altezza e, soprattutto, il senso di “fatica”.

Quando, ormai sposata e con due figli, Elena incontra di nuovo il suo amore di sempre, Nino, lascia tutto per fuggire con lui: una scelta che però si rivela catastrofica. Nino alla fine si rivela (e’ il tipico intellettuale di sinistra tutto preso di se’) superficiale ed egocentrico e, soprattutto, pieno di altre amanti. L’esperienza porta Elena a decidere di tornare a Napoli con la figlia avuta da Nino; lì, segue da lontano la pubblicazione di un libro che le garantirà la fama e la porterà definitivamente via da Napoli.

Il suo complesso rapporto con Lila si rompe definitivamente quando Elena, non rispettando una promessa fatta, scrive un racconto ispirato all’amica: Lila, già sconvolta per la scomparsa della propria figlia Tina, fa perdere definitivamente le proprie tracce. Elena, ormai anziana e nonna, termina la propria narrazione consapevole che non rivedrà mai più l’amica che tra alti e bassi l’ha accompagnata per tutta la vita.