Come prendiamo le decisioni a nostra insaputa

La verità delle persone è nei gesti non nei valori che declamano (John Bargh). Dovete giudicare le motivazioni di un criminale: ha agito a sangue freddo, in modo premeditato, o a caldo, impulsivamente. Nel primo caso sarete propensi a sbatterlo in carcere e buttare la chiave, nel secondo a concedergli attenuanti. Anni di galera di differenza. Bene, se la stanza dove vi trovate è fredda, gli attribuirete un omicidio a sangue freddo; se è calda, penserete abbia ucciso sotto un’onda emotiva. John Bargh nel libro A tua insaputa (Bollati Boringhieri) sostiene una tesi solida: la nostra azione è in larga parte decisa a livello inconscio, orientata da fattori che ci sono oscuri. Questi fattori hanno un’influenza gigantesca su scelte, comportamenti, performance. Volete vincere le elezioni? Se siete conservatori, seminate paura e disgusto. I romanzi Il nome della rosa di Umberto Eco e Q di Luther Blissett (leggetelo) lo avevano detto. Quali sono le condizioni ottimali? La presenza contemporanea di immigrati, possibilmente sudati, e immondizia nelle strade. La vittoria di Donald Trump, nota Bargh, diventa più comprensibile. NB: l’unica eccezione è Virginia Raggi, tutto intorno a lei avviene a sua insaputa.