La politica calabrese dei feudi, amici, sigle, pacchetti di voti

Ciò che si osserva da anni in Calabria è la scomparsa dei partiti, diventati semplici sigle-contenitori di personaggi. Ognuno di questi (ecco perchè abbiamo voluto abbondare in nomi e cognomi) è ormai una figurina sull’album Panini della politica, ha un suo curriculum (le squadre in cui ha giocato) con i voti ottenuti. Ogni giocatore ha un suo pacchetto di voti che sposta a seconda di dove gli sponsor (i procuratori di voti) lo indirizzano. Destra, sinistra, centro, sono luoghi ormai indefiniti nella bussola politica, si fa politica per ottenere un vantaggio personale e concreto.

Adamo e Reale se questo Pd è un partito

Vergogna! “Abbi rispetto di questa città e di questo partito, non sei a Sambiase” grida il capo del pd Adamo a Italo Reale. Riflessione su cosa sono diventati i partiti e sul perchè bisogna starne alla larga: similis cum similibus

Il Pd e la trappola dei buoni ma scarsi che blocca l’Italia da decenni

(giovanni cagnoli) Dare patenti di virtù morale attaccando quelli bravi ma antipatici è sempre stato un modo per mantenere il potere e preservare la propria parte politica. In un tempo così complesso bisogna far governare chi è capace, come ha dimostrato coi fatti il presidente del Consiglio rispetto al vacuo Giuseppe Conte (e l’ex segretario dem rispetto all’attuale)

Pd e 5Stelle l’alleanza di due che non condividono nulla di nulla su niente

Non c’è stato e non c’è nulla che in questi anni e ore accomuni 5Stelle e Pd. Su qualsiasi tema e argomento. Mentre i soliti Ambiziosi del Pd non pensano ad altro che al Colle in quota amici di Grillo, si rischia sulla nomina del prossimo Capo dello Stato dal momento che però i grillini vogliono liberarsi di Draghi mandandolo al Colle. Lo avete capito, o no, che Draghi per i 5 Stelle è l’Orco delle favole e li sta annientando? Mentre con lui il Pd cresce?