(26/9/19) Si leggano le parole che il Consiglio di Stato nella sua sentenza ha dedicato alla situazione lametina: “Il contributo determinante della mafia nel condizionare il voto popolare, è tale da inficiare irrimediabilmente il funzionamento del consiglio comunale per un suo vizio genetico, essendo difficilmente credibile, secondo la logica della probabilità cruciale, che un consiglio comunale i cui componenti siano eletti in parte con l’appoggio della mafia, per una singolare eterogenesi dei fini, possa e voglia adoperarsi realmente e comunque effettivamente, non solo per mero perbenismo legalitario, per il ripristino di una effettiva legalità sul territorio e per la riaffermazione del potere statuale contro l’intimidazione, l’infiltrazione e il sopruso di un ordinamento delinquenziale, come quello mafioso, ad esso avverso per definizione”. Sono parole quasi identiche a quelle adoperate in altre sentenze del CdS sugli scioglimenti: le trovate in altri articoli (uno per tutti: v. “Scioglimenti: i concetti di soggezione e contiguità richiesti dal CdS”, 20/nov/2017) che ho scritto su questo blog per affermare che il CdS avrebbe dovuto smentirsi per assolvere Mascaro. Sono 3 scioglimenti che Lamezia subisce per lo stesso motivo: la mafia fa eleggere dei consiglieri comunali. Non riesco a trovare un modo più semplice per far capire il concetto a tutti. Tutto il resto, appalti, disordine amministrativo, rotazione delle stesse ditte, accordo quadro, lo si trova in tutti i comuni italiani, perciò lasciatelo dibattere agli avvocati che sanno come ingarbugliare le carte. Eppure ogni volta e sono 3, si sente ripetere la stessa litania…non c’è alcun atto illegittimo, non c’è una delibera cassata, non c’è questo, non c’è quello. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Sono i consiglieri comunali eletti, sono i candidati al consiglio comunale che non devono avere rapporti, collegamenti, parentele, frequentazioni con elementi mafiosi. Una volta eletti è probabile che non si batteranno realmente (e non solo a parole) per la “riaffermazione del potere statuale”, visto che l’antistato li ha messi lì. In questo senso l’avv. Mascaro che è persona intelligente sapeva già durante la campagna elettorale dove si sarebbe finiti. Solo che per motivi che mi sfuggono non ha voluto prenderne atto e ha fatto perdere a Lamezia 4 anni, dal 15 giugno 2015 ad oggi.
Insomma. Il giochetto: mi faccio eleggere con il sostegno di tutti e poi faccio a modo mio il sindaco integerrimo senza farmi condizionare da nessuno, non funziona. Sono le liste dei candidati che devono essere integerrime.