IL MONDO E…DI BATTISTA

Si parla di Mes (Meccanismo Europeo di Stabilità) e tutti cerchiamo di capire un argomento troppo tecnico e specialista. Tranquilli, adesso arriva in tv Alessandro Di Battista e ci spiega tutto. Solo che lui è un ignorante, non ha studiato, è visibilmente impreparato e come al solito spara cazzate. “Io sono contro il liberismo” ripete come un mantra, peccato che lui non sappia nulla di liberismo (per esempio non ha letto il libro di Alberto Mingardi “La verità, vi prego, sul neoliberismo”, Marsilio), anzi non sappia nulla di nulla. Però parla, parla, con aria compunta e agli sciocchi appare un saputello.”Non è giusto che l’Italia dia al Mes 14 miliardi, ci pensate cosa potremmo fare con 14 miliardi?”: ecco la sua stupida argomentazione. Non sa nulla del Mes e come tutti gli ignoranti sposta il discorso e parla d’altro. Non è solo il Di Battista a parlare invece di tacere, è la metà dell’umanità. L’altra metà pensa prima di parlare, studia, approfondisce le questioni, concetti complicati li rende più abbordabili, insomma offre a tutti bussole per orientarsi nel mondo complesso in cui viviamo. I Di Battista sono svogliati studentelli che sbarcano il lunario come possono, come fanno quei disonesti che offrono cure miracolose per il cancro, l’alopecia, la psoriasi, le pene d’amore, l’infelicità. Fattucchiere, cartomanti, giornalisti sportivi, conduttrici tv, truffatori, tutti PARLANO di nulla. Ma torniamo a Di Battista per capire per quale ragione lui intervistato sul Mes ad un certo punto mette il punto esclamativo: Io sono contro il liberismo. La frase è un segno di riconoscimento. Come io, appeno vedo sul web o su un giornale qualcosa che ricorda, metti, la mia squadra del cuore, mi identifico e continuo a leggere, allo stesso modo funziona la comunicazione politica. Io parlo e seguo e interagisco soltanto con quelli che la pensano come me, gli juventini; quelli che sono contro il liberismo (qualunque cosa sia) parlano tra di loro, così come i vegetariani, le femministe, gli antiabortisti, gli hegeliani, i fans di Vasco o di Povia. E’ il fenomeno del “filter bubble”, per cui ciascun utente resta chiuso in una bolla in cui riceve solamente l’informazione che gli interessa e che è coerente con i suoi pregiudizi, che vengono rafforzati dall’eco positiva che ottengono sempre le sue idee . Insomma, studiare per capire e approfondire i problemi è faticoso, difficile, talvolta inutile. Allora ognuno di noi si trova uno che fa parte della nostra parrocchia e per ogni argomento ci dice cosa dobbiamo pensare. Anche se dice cazzate, come una cartomante qualsiasi, l’importante è che parli sempre, su qualsiasi argomento in discussione, e che sia dei nostri (contro il liberismo; contro la carne e le pellicce…; per Hitler…). Ognuno di noi si trova il suo gruppo e dentro quel recinto trova un deficiente che ti spiega il mondo. Facile, sbrigativo, semplice. Ma il mondo non c’entra nulla. Occorre, come da duemila anni, la fede. La verità è un altro concetto.