(Gabanelli e Ravizza, Corsera) Solo il 12 maggio, a tre mesi dallo scoppio dell’epidemia, nel punto stampa della Protezione civile, il commissario Domenico Arcuri scopre che servono i reagenti e lancia la procedura per le offerte pubbliche: «Abbiamo fatto una richiesta di offerta perché da soli i tamponi non bastano. I reagenti sono un bene scarso nel mondo, in Italia ci sono pochi produttori e spesso non sono italiani». Alla domanda «quali tipi di reagenti comprerete»? Arcuri risponde «quelli compatibili con i 211 laboratori. E saranno le Regioni a indicarmi di cosa hanno bisogno». L’offerta si è conclusa il 18 maggio, siamo al 25 e ancora ci stanno pensando.