Spadafora, il ministro più incompetente. Per distacco

Tento di colmare un’ evidente lacuna della stampa autorevole. Nessuno finora ha sottolineato quale sia per distacco il ministro più improbabile (eufemismodella storia della Repubblica. Si chiama Vincenzo Spadafora, 46 anni, da Afragola, ministro dello Sport e per sport. A me assomiglia a quegli studenti asinelli che debbano fare un tema su un argomento che disconoscono. Allora scrivono frasi senza senso, riprendendo parole della traccia e permutandole in un ordine diverso, cercano cioè di spacciare un anagramma per un pensiero. L’elenco delle stupidaggini che ha già detto è sterminato e non posso che farne un rapido bignamino. Comincio con questa fresca fresca: “Se il campionato ce la può fare? Sì, ma se si arrivi fino in fondo non lo so. È una situazione particolare, di questo deve essere consapevole la Lega di A e pensare a un piano B e a un piano C”.

Allusivo, misterioso… La sua specialità sono (v. Gazzetta dello Sport) le cd “frecciate”: “Il protocollo funziona, ma deve essere rispettato. Noi potremmo anche farlo più rigido, ma se poi c’è qualcuno che lo ignora… Ronaldo? Certi campioni si sentono al di sopra di tutto. Ha violato il protocollo quando è partito per il Portogallo, tanto che è stato aperto un fascicolo alla Procura di Torino. Credo che gente così dovrebbe lanciare messaggi che invitino al rispetto delle regole”. Annotate la finezza: aprire un fascicolo= sentenza definitiva.

Tutte i suoi ritagli di pensiero si possono capire solo se lo si considera per quel che è, uno sfegatato tifoso del Napoli e di Aurelio DL, quel presidente che aveva il covid e andò alla riunione di Lega dicendo che aveva mangiato troppe ostriche. Adesso lo Spada che ce l’ha con Ronaldo perchè è volato in Portogallo è l’estremo difensore di palestre e piscine, che Speranza vorrebbe chiudere, e di Malagò, presidente del Coni,
a cui vuole restituire quella che i grillini definiscono “una fetta di potere” che gli era stata portata via dalla riforma targata Giancarlo Giorgetti, quindi dal governo Lega-M5s, che creò il dipartimento Sport e Salute proprio per svuotare il Coni.

Una lettera scritta dal direttivo dei deputati 5Stelle della Camera (non da amici miei) vorrebbe le dimissioni di Spadafora. 
Ma perché i 5Stelle vedono Malagò come fumo negli occhi? “Perché rappresenta il peggio della politica sportiva. È al centro del potere, dei salotti romani”. Ma Spadafora ora lo difende. Mi fermo qui, sarebbe troppo lungo documentare tutte le fesserie dette da un ministro che non sa mai di cosa parla. Se uno non si rende conto e parla a vanvera, ormai corre seriamente il rischio che lo facciano ministro nella terza Repubblica. Attenzione, una volta i ministri parlavano per sentito dire, adesso parlano. E le chiamano frecciate. Anch’io so fare frecciate: non studia, non s’impegna, ha evidenti lacune di metodo di studio, signora Spadafora, signora mia, a 46 anni dopo i 5 Stelle non vi resta che Lourdes.