Lucio Battisti L’ultima intervista, per capirlo davvero


18 Maggio 1979, l’ultima intervista di Lucio Battisti rilasciata a Giorgio Fieschi a Radio Svizzera Lugano

Per capire davvero il mondo di Lucio Battisti (1943-1998) è necessario ascoltare questa sua ultima intervista a Fieschi, dove spiega la sua intenzione di rinnovarsi sempre. Due anni dopo porrà fine al sodalizio con Mogol col quale, spiega, già da 5 anni lavoravano a distanza.

La Acqua Azzurra fu creata proprio da Battisti e Mogol, all’inizio del loro sodalizio artistico nel 1969, per incassare i diritti Siae di tutta la discografia della coppia: i due ricevevano un quarto ciascuno degli introiti, mentre le quote azionarie erano ben diverse. Battisti e la moglie detenevano attraverso la società Aquilone il 56% di Acqua Azzurra, la casa discografica Ricordi il 35% e Mogol il 9%. Il divorzio professionale tra Mogol e Battisti avvenne negli anni ‘80, sia per divergenze artistiche sia per le discrepanze sulle ripartizioni societarie.

Dopo la morte di Lucio Battisti, in anni recenti, Mogol è passato alle vie legali: la moglie e il figlio di Battisti, con il 56% della società, hanno governato sull’eredità artistica del cantautore e, secondo Mogol, hanno ostacolato lo sfruttamento commerciale del catalogo. Mogol ha chiesto un risarcimento di 8 milioni di euro e ne ha ottenuti 2,6. Mogol vorrebbe che le canzoni di Battisti fossero monetizzabili, cedute per spot pubblicitari, per essere inserite nei film e cantate in qualsiasi manifestazione popolare. Gli eredi di Battisti si oppongono, ben sapendo quanto Lucio ci tenesse alla sua arte. Ma il mercante non demorde

La causa tra Mogol e gli eredi