Quando Di Maio telefonò a Fazio per l’impeachment di Mattarella

Di Maio, allora capo politico del Movimento 5 Stelle: «Diciamoci che è inutile votare, tanto il governo lo decidono le lobby». E in una telefonata da Fabio Fazio annuncia: chiederemo la messa in stato d’accusa di Mattarella. Era il 27 maggio 2018, e sembra passato un secolo. Quando Luigi Di Maio, che oggi magari lo rivorrebbe al Colle, parlò apertamente di impeachment per Sergio Mattarella. Il capo politico del Movimento 5 stelle intervenne telefonicamente a Che tempo che fa per essere intervistato da Fabio Fazio e disse: “Se andiamo al voto e vinciamo poi torniamo al Quirinale e ci dicono che non possiamo andare al governo. Per questo dico che bisogna mettere in Stato di accusa il Presidente. Bisogna parlamentarizzare tutto anche per evitare reazioni della popolazione“.  “Prima attiviamo l’articolo 90 e poi si va al voto, perché bisogna parlamentarizzare questa crisi”, ha spiegato su Rai Uno quello che era il leader della prima forza politica del Paese. Una richiesta senza precedenti. Per non dimenticare mai chi sono questi alleati del Pd.