Un grillino allunga la vita? No, la complica come fanno tutti gli idioti

Francesco Pellegrini (iCalabresi) considera una non-notizia la notizia che Occhiuto nel voto sull’Authority acqua-rifiuti abbia avuto l’appoggio – astensione o voto a favore – di due consiglieri pentastellati formalmente facenti parte dell’opposizione targata PD..
Non lo è il fatto che lo schieramento a guida “virtuale” della scienziata lametina Amalia Bruni sia un accrocco mal riuscito e attraversato da tensioni e divisioni. E non lo è neppure il fatto che, tanto in sede nazionale quanto ora su scala regionale, sia in forte crescita il fenomeno dei “saltimbanchi”, centinaia di parlamentari che hanno cambiato casacca. In questa non virtuosa classifica il M5S è in testa con il 29% degli eletti.

Soltanto ieri sera dalla Gruber l’inconsistente Giuseppi, amico di Putin e di Trump, che Zingaretti e tutti quelli che la pensano come lui aveva proclamato “punto fortissimo di riferimento dei progressisti“, alla domanda se “preferisse” Macron o LePen si è rifiutato di rispondere con il solito gioco di parole, una manfrina che passerà alla storia per l’idiozia dei modi o l’astuzia di uno stolto Cacasenno, figlio di Bertoldino Casalino. E’ ormai sotto gli occhi di tutti il voler avere le mani libere guardando a destra sinistra e centro preparandosi alle elezioni riesumando tutto l’armamentario grillino che un idiota doc come Di Battista rappresenta.  Il M5S non può essere un alleato del pd, non avrebbe dovuto mai esser concepito come tale, dal momento che è un movimento passpartout nato da una associazione privata formata da un comico e da Casaleggio. Magari gli elettori 5Stelle sono per gran parte (o per minima parte) di sinistra, chissà chi lo sa, ma allearsi con Giuseppi, Grillo e Di Maio è una politica fallimentare.

Se Renzi e Mattarella non ci avessero imposto Draghi non oso immaginare cosa questo povero paese avrebbe subìto, dopo gli Arcuri, i Vecchione ai servizi segreti che fa scorazzare i russi per l’Italia a spese nostre (Conte la delega ai servizi non avrebbe mai voluto lasciarla) e magari una Belloni al posto di Mattarella che il M5S aveva in mente. Qualcuno immaginava che in Calabria i 5Stelle sarebbero stati diversi, dopo aver appoggiato la Bruni solo perchè era sicuro che perdeva? Come scrive Pellegrini è una non notizia constatare che i consiglieri grillini procedono in ordine sparso perchè la politica che fanno dovunque è questa: ognuno per sè, a vedersi i fatti propri. 
“Una volta tanto la Calabria somiglia pari pari al resto d’ Italia: un grillino in più allunga la vita (oggi a Occhiuto, di doman non v’è certezza). Di quanto la allunghi e soprattutto per far cosa che abbia più senso dell’ascensione all’area del potere è questione irrisolta. Il mistero di Conte, Zingaretti, e scendendo di gradino, dei 18 parlamentari grillini eletti in Calabria continua. Almeno fino alla prossima puntata” conclude Pellegrini.

Il fatto che il M5S rappresenta il populismo di destra e sinistra (il bipopulismo), ormai lo avremmo dovuto capire bene, e pertanto una forza non populista ma riformista come il pd non dovrebbe pensare di potercisi alleare in una competizione elettorale nazionale. Dovrebbe preferire una legge proporzionale per staccare gli ormeggi dai populisti e competere da solo con una proposta basata sull’agenda Draghi (riforme per avere i soldi del Pnrr). Dovrebbe stare dalla parte degli americani e della Nato perchè tertium non datur, paesi neutralisti non esistono più, o stai con Putin o con Biden. O con Macron o con la Le Pen e soltanto un idiota matricolato può rispondere: io sono italiano, non voto in Francia.