Juve cosa manca e perchè Allegri è un reperto archeologico

Dopo che ha finito di giocare Pirlo, alla Juve manca un interditore centrale: un Casimiro (Real Madrid) o un Rodri (Manchester City) o un Kimmich (Bayern). Invece abbiamo accumulato mezze ali (l’ultima è Locatelli, ma prima abbiamo preso Arthur, Rabiot, Ramsey, McKennie). Non è l’unico giocatore che manca alla Juve, non avendo nemmeno terzini, un centrale e un’ala destra, ma l’interditore è quello essenziale in qualsiasi schieramento. Non a caso il Milan ha imbroccato Tonali, che qualche anno fa era il mio preferito per quel ruolo (su questo blog è scritto). Per esempio, il Sassuolo si è fatto pagare tantissimo Locatelli, perchè ha tenuto Maxime Lopez che è appunto il vero equilibratore della squadra. Ed era lui che ci serviva, innanzitutto.

Con Pirlo prima e con Allegri poi è apparsa una tendenza che definisco mattoide. E’ il continuo cambio di ruolo e di fascia per certi giocatori, Danilo, Cuadrado, Mc Kennie, Locatelli, l’anno scorso Kulusevski e Chiesa. E’ qualcosa che fa anche Guardiola, ma solo per certi giocatori, Sterling o Gabriel Jesus, e non sempre. Nella Juve se giocasse Vinicius del Real il poveraccio sarebbe spostato durante la partita e ogni settimana dalla sua fascia preferita che è la sinistra. Ci sono giocatori che amano giocare su una fascia e non li puoi spostare, tutto qui. Il povero Chiesa ancora non sa dove verrà impiegato quando rientra. L’ultima cosa: Allegri e il suo calcio sono un reperto archeologico e sapete perchè? Perchè il calcio, come la tecnologia (anzi anche grazie allo sviluppo tecnologico) ormai cambia in maniera velocissima. Allegri assomiglia alla Nokia o alla Blackberry. Vi ricordate quei cellulari vendutissimi ma poi soppiantati da Apple, Samsung e cinesi? Chi non si aggiorna è un allenatore antico, vittima del suo fanatismo e della sua presunzione. Quest’anno Verona, Fiorentina, Empoli, Venezia, Sassuolo, Lazio, Atalanta, dimostrano che anche in provincia ci si aggiorna, e che disporre l’autobus davanti alla porta per ripartire in contropiede è una strategia che appartiene ad un mondo antico. Anche quando riesce, lo spettatore se vince non si diverte.

(scrivo prima della finale di Coppa Italia)