E’ stato presentato un progetto da 1.459.000 euro stanziati dalla Regione per creare all’interno del centro polifunzionale gestito da Lameziaeuropa nell’area industriale “Benedetto XVI” in 18 mesi la “Calabria Food & Tourism Academy”. Un centro di formazione nel settore del turismo e della ristorazione che vedrà la ristrutturazione di spazi operativi per 750 mq, realizzando 15 postazioni di alta formazione gastronomica, 15 di pasticceria, 15 di panificazione e pizzaiolia, ma anche sale riunioni multimediale, coworking, B2b, lettura relax e direzione. Gli spazi esterni saranno invece destinati ad orto didattico e fotobiologia, per sperimentare anche nuove forme di coltivazioni.
Partner dell’iniziativa presentata dall’assessore Orsomarso sono sia associazioni di categoria che imprese private operanti nel settore agricolo e della ristorazione, creando così un circuito tra produttori e consumatori nell’ottica del turismo enogastronomico, coinvolgendo anche testimonial come chef, food blogger, operatori turistici.
La premessa del tutto è quindi una proposta dell’assessore fratello d’Italia al Turismo, Fausto Orsomarso, al quale Occhiuto ha finanziato con 12.576.600,00 di euro 12 progetti, finalizzati ad azioni di sistema per infrastrutture materiali e immateriali. In questo contesto si inserisce la realizzazione del centro multidimensionale “Calabria Food &Tourism Academy”. L’assessore è il re indiscusso delle supercazzole per cui quando dice che “stiamo lavorando per avere un target di turismo più alto-spendente” gli devi credere sulla parola. Non so se un imprenditore di beni di lusso tipo l’AD di Moncler Remo Ruffini direbbe mai in una conferenza stampa ” i nostri prodotti sono rivolti ad un pubblico alto-spendente” ma questo passa il convento. I nostri turistici ragionano con lo schema 2+2= 3. “Abbiamo chef stellati in Calabria, tanti prodotti tipici d’eccellenza da mettere in evidenza, e quindi facciamo un’Academy”. E perchè? Qui viene il bello. Sentite. Per valorizzare l’industria del gusto e del turismo enogastronomico regionale… occorre “la realizzazione di un centro che sia un luogo di sperimentazione, formazione e costruzione di un’offerta di qualità“. Mentre noi poveri spiriti pensavamo ad azioni per evitare che i turisti volenterosi avventuratisi in Calabria siano spennati vivi e ad azioni per togliere la spazzatura dalle strade di Tropea, Orsomarso vola alto verso l’infinito e oltre.
L’Academy è dunque (fate caso all’aggettivazione “ipernuovista”) un nuovo centro multidimensionale, uno spazio innovativo dove nuove tecnologie e strumenti di formazione saranno a disposizione di operatori del settore come chef, apprendisti, enologi, agronomi, ma anche enti di promozione, associazioni di categoria e aziende agricole. Un circuito tra produttori e consumatori nell’ottica del turismo enogastronomico.
Uno degli ultimi atti se non l’ultimo che assunse la Commissione prefettizia lametina il 14 ottobre scorso fu appunto la proposta di acquisto del Centro servizi polifunzionale ubicato nell’area industriale ex Sir per creare una zona cosiddetta “Calabria Food&Tourism Academy”. Quindi di tale Academy quello che un comune cittadino lametino capisce è che noi ci mettiamo l’immobile e poi ci sarà l’utilizzo da parte di molteplici attori regionali: operatori (chef, apprendisti chef, enologi, agronomi, amanti del cibo e delle produzioni locali, comunità del cibo, referenti dell’ospitalità e della ristorazione), enti di promozione, associazioni di categoria, aziende agricole e rurali, imprese e start-up, per realizzare e promuovere offerte integrate in ambito enogastronomico, turistico, artigianale e culturale”. L’ ANSIT (Agenzia Nazionale Sviluppo Integrato Territorio) col suo presidente Ricci il 7/10/21 manifestò subito a Lameziaeuropa il suo concreto interesse ad essere coinvolto in qualità di partner nelle attività del centro multifunzionale. Spiegò in quella occasione che l’ambizione del Centro sarebbe stata quella di promuovere la commistione tra funzioni, metodologie e strumenti tradizionali e innovazioni di processo e di prodotto, nuove tecnologie per la coltivazione, conservazione, trasformazione e preparazione di materie prime e cibi (es. stampanti 3D per la lavorazione di materie commestibili, cucine digitali, fotobiologia applicata alla coltivazione in serre domestiche di erbe autoctone e mediterranee, etc.), assumendo la veste di Academy quale luogo di alta formazione e apprendimento innovativo e collaborativo per il comparto turistico ed enogastronomico regionale.
Alta formazione e molta molta confusione. Una cosa curiosa è il nome del progetto “Calabria Food &Tourism”. Esso è stato già utilizzato, a riprova che tutto si ricicla, dalla Camera di Commercio Italiana in Bulgaria, nell’ambito delle azioni di rafforzamento e promozione del Made in Italy in Bulgaria. Altro non era se non un’iniziativa per valorizzare le eccellenze agroalimentari e turistiche calabresi e dell’immagine della Calabria in Bulgaria.
Come tutte le dichiarazioni d’intenti, i programmi altisonanti e le aspirazioni parolaie, tutto come al solito si gioca con i nomi delle persone. A chi verrà affidata l’Academy? E’ come la Juventus. Se proclami che punti sui giovani e poi scegli Allegri come allenatore, non sei credibile.