Circa la questione della cantina sociale demolita, alcuni sottoscrittori ( pd, 5Stelle e varie associazioni) hanno chiesto all’ufficio tecnico del comune di Lamezia Terme di mettersi in autotutela facendo un passo indietro nel dare l’autorizzazione alla demolizione e al cambio d’uso dell’ex cantina sociale.
Il sindaco sulla questione ha risposto a PRONTO SINDACO (youtube) dicendo: A Lamezia per fortuna è cambiata l’amministrazione. Perchè questa amministrazione è riuscita ad evitare il pianto di più generazioni a risarcire il danno subìto nella vicenda Icom quando l’amministraione della quale uno dei sottoscrittori (dell’istanza) era perno fondante si era poi lasciata andare in quel contenzioso Icom. Per fortuna sapete bene che sull’Icom è stato riconosciuto in maniera definitiva l’illegittimità del comportamento della pubblica amministrazione. Noi non siamo quella amministrazione, noi siamo l’amministrazione che ha vinto contro Icom sotto il profilo risarcitorio evitando a questa città 50 milioni di risarcimento danni. Oggi è un’amministrazione che non accoglierà mai un’istanza in autotutela per annullare un provvedimento che è pienamente legittimo qual è il rilascio del permesso di costruire -atto dirigenziale, atto sottoscritto da una delle persone più competenti ed oneste che ho conosciuto nella mia vita professionale, e che è pienamente legittimo. Chi ha scritto evidentemente un pò di diritto lo deve studiare…
(da Una storia fuori dal comune, di Gianni Speranza, Rubbettino, 2021, pag. 121) “L’intervallo (a scuola) di giovedì 22 ottobre 2015 non lo dimenticherò mai. Non aspettavo messaggi importanti, ma i mei occhi leggono in una frazione di secondo un sms che toglie il fiato. E’ degli avvocati che hanno difeso il Comune nei confronti dell’Icom nella causa decisiva a Roma: “Sembra che il Consiglio di Stato abbia accolto il nsotro ricorso contro l’Icom e contro la sentenza del Tar Calabria. L’ho chiamata più volte. Non spenga il telefono., teniamoci in contatto”. La testa mi gira, mi devo sedere…Finalmente la notizia arriva. E’ ufficiale. E’ finita per sempre. Il Comune ha vinto. Nessun risarcimento ultramilionario all’Icom. Nemmeno un euro.
(22/10/2015 il Lametino) Scampato pericolo risarcimento sul caso Icom dell’ingegnere Floriano Noto. Il consiglio di Stato, presieduto da Paolo Numerico, ha deciso di accogliere l’appello del Comune avverso la sentenza parziale pronunciata dal TAR Calabria sul ricorso promosso dalla Icom S.r.l. di Floriano Noto sulla mancata realizzazione dell’Outlet Center in via del Progresso denominato “Borgo Antico”.
In particolare, il Consiglio di Stato avrebbe ritenuto “fondato il motivo di gravame relativo alla decisiva incidenza causale della condotta di Icom S.r.l. nel prodursi del preteso danno, con il conseguente venir meno del diritto al risarcimento del pregiudizio lamentato, in virtù di quanto stabilito dall’art. 30, co. 3, c.p.a.” in relazione al quale il Consiglio di Stato “esclude il risarcimento dei danni che si sarebbero potuti evitare usando l’ordinaria diligenza, anche attraverso l’esperimento degli strumenti di tutela previsti”.
Di conseguenza, la IV Sezione ha deciso che “non sussistendo, per le ragioni esposte, l’an debeatur non occorre procedere alla determinazione del quantum del preteso danno risarcibile richiesto, con i conseguenti effetti sul giudizio di primo grado tuttora pendente ai fini di tale determinazione”.
Ora il Comune di Lamezia dovrà trasmettere al Tar la pronuncia del Consiglio di Stato in quanto, dopo tale pronunciamento, decade anche la decisione spettante al Tar sulla quantificazione del danno, un’altra sentenza che era attesa a giorni. Una vittoria per il Comune che, se avesse perso tale ricorso, avrebbe dovuto corrispondere all’ingegnere Noto un risarcimento milionario che avrebbe potuto portare al dissesto il Comune di Lamezia.
(12/5/2017 il Lametino) Una vittoria in piena regola per il Comune di Lamezia sulla questione Icom. Con la sentenza a favore della Corte di Cassazione, infatti, si mette definitivamente un punto all’atavica vicenda contro la società di Floriano Noto sulla mancata realizzazione dell’Outlet Center in via del Progresso, denominato “Borgo Antico”.
Dopo la sentenza del Consiglio di Stato risalente all’ottobre del 2015 che, annullando il pronunciamento di primo grado, rigettava la domanda della Icom per ottenere il risarcimento del danno, la società che fa capo all’imprenditore catanzarese aveva presentato ricorso in Cassazione. La discussione a Roma si era tenuta lo scorso 7 febbraio, quando gli avvocati Raffaele Izzo e Alfredo Gualtieri per l’Icom e l’avvocato Salvatore Leone che, insieme agli avvocati Caterina Restuccia e Francesco Carnovale Scalzo, rappresentano la difesa del Comune di Lamezia, erano stati sentiti dalla Corte. Inoltre, nella stessa udienza, era stato sentito anche il P.M., l’avvocato generale Francesco Mauro Iacovello che aveva concluso chiedendo l’inammissibilità del ricorso.
La sentenza è stata depositata nella giornata di giovedì, e la Corte ha dichiarato “inammissibile il ricorso”, condannando la parte ricorrente al pagamento delle spese, “che liquida in € 5.200,00, di cui 200,00 per esborsi, oltre spese forfettarie nella misura del 15% ed accessori di legge”. A più di dieci anni, quindi, si mette definitivamente un punto ad una vicenda che risale ai tempi dei commissari prefettizi e che vedeva al centro della questione le autorizzazioni prima concesse e poi negate per la realizzazione del tanto discusso “Borgo antico” su via del Progresso, outlet center, che secondo i commercianti del centro città, avrebbe potuto recare un impoverimento delle loro attività. Poi le sentenze avverse e a favore del Comune, con il pronunciamento del Consiglio di Stato che nel 2015 scongiurò il ricorso milionario all’imprenditore.
Sindaco Mascaro: “È andata benissimo, il coraggio ogni tanto paga”
“È andata benissimo” commenta a il Lametino.it il sindaco Paolo Mascaro che ripercorre la vicenda processuale, spiegando che il ricorso dell’Icom contro la sentenza del Consiglio di Stato era stato proposto “lamentando motivi attinenti alla violazione della giurisdizione”. Un ricorso su aspetti molto tecnici, quindi: il Comune si è costituito con gli avvocati convenzionati “e questa mia scelta – ha affermato il Sindaco – era stata oggetto anche di un’interrogazione consiliare perché non si era mantenuto il patrocinio ai difensori che avevano vinto il precedente Consiglio di Stato, ma con questa nostra scelta, abbiamo potuto risparmiare 300mila euro”.
“C’è stata così la sentenza che ha dichiarato inammissibile il ricorso e ha condannato l’Icom al pagamento delle spese di giudizio in favore del comune di Lamezia Terme. Si è chiuso definitivamente questo capitolo – ha chiarito il primo cittadino – con un respiro per il Comune di Lamezia e la soddisfazione mia e del dirigente dell’ufficio legale perché che siamo riusciti anche ad evitare ulteriori aggravi al comune in termini di spese legali, il coraggio – ha concluso – ogni tanto paga”.