Annunciato ieri l’esito di 50 Top Pizza Italia 2022. La classifica che premia i migliori pizzaioli e le migliori pizzerie della Penisola non ha avuto dubbi: anche per quest’anno la migliore pizzeria d’Italia è I Masanielli di Francesco Martucci.
Sul podio lo seguono 50 Kalò di Ciro Salvo e 10 Diego Vitagliano Pizzeria. Insomma, sul gradino più alto del podio un’indirizzo di Caserta, subito dopo due locali di Napoli: la Campania è sempre la patria della grande pizza!
Ma tra tutte le 50 migliori pizzerie d’Italia secondo la nota classifica al 37° posto si piazza Bob L’alchimia a spicchi di Montepaone Lido (già 3 spicchi del Gambero Rosso).
Un giusto meritato riconoscimento, che tutti noi, avendo provato almeno una volta l’esperienza, possiamo condividere. “È una filosofia, una grande impresa, la storia di un amore e il sogno in continua realizzazione di due giovani ragazzi, Anna e Roberto, in arte Nanà e Bob, due cuori e una brandina in 60 mq, nel vicino 2016, quando il loro progetto ha avuto inizio”. Oggi grazie ad un sito di prenotazione si può provare ad accedere nella bellissima attuale sede.
Da parte mia posso solo dire che il viaggio ne vale la pena per capire lo slogan “mangiamiconlemani”. Era uno slogan che mi ha tenuto lontano da Bob per qualche tempo ma poi ho voluto provare e ho capito perchè quelle pizze si debbono mangiare con le mani senza usare posate. Se ritenete che fare una pizza sia facile, come disse un mio amico (e che ci vuole? Solo gli ingredienti contano, devono essere buoni) e quindi che non occorra un’idea, un pensiero, ma solo un pizzaiolo con le mani, potete accontentarvi di spendere un sacco di soldi per una pizza di Briatore. In caso contrario visitare Bob a Montepaone vi farà capire molte cose, della cucina e dell’impresa che occorre ai calabresi. Impresa viene da intrapresa.
E visto che ci sono come non ricordare l’azienda di San Floro, che rappresenta ormai un emblematico successo imprenditoriale, che ha appena inaugurato la sede di Buonconvento sulle colline senesi? «Tutto senza finanziamenti pubblici». Il giovane imprenditore calabrese Stefano Caccavari ha recuperato un antico mulino a pietra e ripreso la coltivazione dei grani antichi locali. È l’incipit della nota con cui l’azienda di San Floro annuncia l’apertura della sua nuova sede in Toscana, sulle colline senesi.