Juve/La famosa manovra stipendi spiegata da Antonio Corsa

Premessa fondamentale, ricopio dal primo articolo: quanto segue è un sunto delle indagini della magistratura. Ovviamente, è di parte. L’intero impianto accusatorio con le sue teorie, le ricostruzioni, i singoli documenti sequestrati e le telefonate intercettate dovrà comunque eventualmente essere discusso a processo (se si farà un processo) e solo allora i “mezzi di prova” diventeranno o meno delle “prove” e gli “indizi” acquisiranno “valore probatorio”. L’intento di questo articolo non è quello di emettere giudizi, ma far capire quale sia l’accusa. Il mio impegno è comunque quello di continuare a seguire i vari processi (sia il procedimento sportivo che l’eventuale penale) e aggiornare man mano, con la difesa della Juventus e le contestazioni che eventualmente verranno mosse.

Dove eravamo rimasti?

Rapido riassunto: secondo la procura, la Juventus avrebbe in pratica saputo da subito, ovvero dalla stagione 2019/20 di dover restituire le 3 mensilità, a prescindere dalla ripresa o meno del campionato e a prescindere persino da eventuali cessioni (o ritiri) dei calciatori in estate, ma avrebbe “fatto finta” e quindi comunicato che la restituzione non fosse certa e fosse vincolata all’eventuale ripresa del campionato, eludendo così il dovere di imputare immediatamente a bilancio tutte e 3 le mensilità “a debito”.

Ma non si era detto “liberi tutti” e “fate un po’ come vi pare”, vista l’emergenza Covid?

Stai facendo riferimento al comunicato stampa n. 49 datato 6 aprile della Lega Serie A nel quale erano indicate le linee guida per i club per affrontare la situazione Covid e l’incertezza derivante. Ed effettivamente l’accordo quadro della Lega, coerentemente con le azioni volte a diminuire il costo del lavoro adottate a livello nazionale ed internazionale, prevedeva per i club di pagare 4 mensilità in meno ai calciatori in caso di non ripresa del campionato e di pagare 2 mensilità in meno in caso di ripresa del campionato ed effettiva conclusione della stagione 2019/20.

E allora? È fatta! Siamo stati persino scemi noi a toglierne solo una di mensilità, potevamo toglierne due!

Sì, ma – dice il comunicato – questa delibera fu approvata all’unanimità da tutti i club “tranne la Juventus”, che già si era organizzata per fatti propri. Il comunicato ufficiale della Juventus dove annunciava la rinuncia a 4 mensilità (così come l’accordo Agnelli-Chiellini) era datato 28 marzo 2020 e quello faceva fede.

E perché non abbiamo aspettato come tutte le altre?

Per la procura, ma è ovviamente la procura ed è di parte, abbiamo colto la palla al balzo per compiere la nostra “azione criminosa”.

Eccerto! Vabbè, ho capito: cornuti e mazziati. In pratica siamo stati i primi a fare una manovra stipendi, anticipando persino le linee guida dalle Lega Serie A. Abbiamo garantito con accordi privati la restituzione di 3 mensilità su 4, pagando di fatto più di tutti i propri calciatori, abbiamo rinunciato da subito alla linea dura (che pure era stata presa in considerazione) per cercare la via della negoziazione pacifica. E siamo accusati in pratica solamente di aver spostato le passività nell’esercizio successivo invece che caricare tutti e 3 i mesi come “debito” nella 2019/20? Anche a vederci malizia nella manovra, per la questione delle date non riempite nei moduli e del deposito posticipato, non mi pare comunque una roba così sconvolgente, visto il casino pandemico, onestamente.

Diciamo che è comprensibile che la Consob abbia contestato la cosa, occupandosi di bilanci: è il mestiere loro. Diciamo pure che gli eventuali profili penali li valuteranno, se faranno un processo, lì. Certamente è infinitamente più grave, o almeno dovrebbe esserlo, non pagare affatto i calciatori, o pagarli in nero, o non pagare l’Irpef (vedi recente situazione del Genoa). Per me, da cittadino e imprenditore, è anche più grave e sleale spalmarsi i debiti con decreti legge. Questa resta un’operazione bilancistica senza nero dove viene spostata una voce da un anno all’altra. Un po’ come le plusvalenze, se vogliamo. Anticipi un attivo, ma poi ti carichi il resto dei costi negli anni successivi. Beneficio di una stagione, poi però ti ritorna tutto indietro. Non hai mica rubato, fatto nero o cose simili. Sì, da questo punto di vista, non è così sconvolgente come la si vuol far passare. Almeno la prima manovra stipendi.

Uh??

Eh. La Juventus rifà la stessa manovra stipendi anche un anno dopo. Una seconda manovra stipendi.

E perché non c’è alcun comunicato sulla questione?

A sto giro non fanno comunicati.

Ah. E che prevede questa seconda manovra? E’ uguale alla prima?

Simile. Innanzitutto è firmata da 17 giocatori che rinunciano col primo contratto (quello di riduzione) a complessivi 60 milioni di euro. Poi, dice la procura, gli accordi di integrazione (predisposti tra marzo e aprile) sono stati depositati (dopo il 30 giugno, ovviamente, nell’esercizio successivo: stessa contestazione della prima sul “già sapevano” e sul “dovevano depositarlo subito iscrivendo a bilancio subito”), ma solo in parte.

Ahia. Che vuol dire in parte?

L’accordo di integrazione è stato depositato presso la LNP-A (dopo il 1 luglio 2021) solamente per 9 calciatori e – a differenza del primo – non prevedeva la restituzione come “incentivo all’esodo” nel caso di trasferimento del calciatore presso altro club. Almeno formalmente, lì. Per la procura però c’erano anche delle separate “side letter” sequestrate presso studi legali e lì custodite, a garanzia invece proprio del pagamento incondizionato delle 4 mensilità (tutte e 4, quindi: 0 rinuncia dai calciatori, pura operazione contabile) incluso il caso di trasferimento verso altro club, tramite “incentivo all’esodo”.

Queste altre side letter sono state depositate in Lega?

No. E qui batterà molto presumibilmente la giustizia sportiva e vedremo come si difenderà la Juventus.

E Ronaldo?

Ronaldo ha firmato la rinuncia per 19.548.333,33 €.

Ah, ecco i “famosi” 19 milioni. E ha mai firmato l’accordo di integrazione dei 4 stipendi?

L’accordo non risulta depositato in Lega. Probabilmente è quella la “carta Ronaldo”, la side letter mai depositata in Lega che garantisce Ronaldo ed inguaierebbe la Juventus (perché non dovrebbe esistere: o meglio, sarebbe dovuta essere depositata in Lega).

E Ronaldo ora rivuole quei 19 milioni?

Così pare. Assieme ai 9.774.166,00€ della prima manovra Covid per complessivi 29 e spicci.

Ma per averli dovrebbe tirare fuori questa carta privata.

Corretto. In realtà avrebbe dovuto riceverli come “incentivo all’esodo”, ma forse per la fretta di cederlo, e per la situazione che si era creata, non è stato possibile perfezionare l’incentivo.

E perché non ha mai chiesto quei soldi? Sono tanti! Se li era scordati?

Anche qui, possiamo solo speculare, e non è l’intento di questo articolo. Posso solo dire che se lo chiede anche la Juventus, ad un certo punto. Agnelli, in una riunione del 20 settembre 2021, quindi dopo che la Juve aveva già ceduto Ronaldo al Manchester United, discute proprio del fatto che Ronaldo non abbia ancora chiesto i soldi che gli spettavano e dice di aspettare che si faccia eventualmente vivo lui, chiedendoli.

Ultimissima domanda: ma quindi la Juve come li ha pagati questi stipendi della seconda manovra se per alcuni non ha depositato nemmeno i contratti di integrazione? C’è nero, alla fine?

Nono, confermo, niente nero. Si sono utilizzati degli stratagemmi. Chessò, Demiral, ceduto, ha ricevuto l’incentivo all’esodo corrispondente a quei 4 mesi della seconda manovra e ai 3 mesi della prima manovra. Chiellini, invece, che andava in scadenza, ha firmato un contratto di “Ambassador” con decorrenza 1° luglio 2021 per la durata di 5 anni.

Ok. Direi che è tutto chiaro. Cosa rischiamo?

Al solito, su fatti di materia bilancistica, la giustizia sportiva è stata finora sempre molto blanda. Negli anni abbiamo assistito a cose ben più gravi punite con un buffetto. Qui non c’è nero, che è la cosa più grave possibile, ma lo spostamento di costi da un esercizio/anno all’altro, e accordi privati non depositati. Impossibile fare “previsioni”, specie dopo i 15 punti del filone plusvalenze che non si aspettava nessuno e che calpestano tutti i precedenti del caso. Chi vivrà vedrà, immagino.

NB ANTONIO CORSA (da Brindisi) è un famoso blogger che segue la Juve (dopo aver fondato Juventibus e Ateralbus, ora con una chat su Telegram cura l’Uccellino di Del Piero). L’informazione obiettiva, pur non essendo Corsa un giornalista, anzi proprio perchè è un uomo libero che non vive col calcio,passa da lui