(In Onda, trasmissione de La7, con Concita De Gregorio) Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma: “Non sono antifascista e il 30% degli italiani la pensa come me”. Dunque, Alemanno è un fascista. Questo è un fatto.
Poi prosegue: ” Non condivido la posizione della Meloni sulla guerra in Ucraina e l’eccessivo appiattimento su Usa e Europa”.
Bene, ecco un altro fatto che molti amici miei “de sinistra” non vogliono prendere in considerazione. I fascisti doc, quelli alla Alemanno e alla La Russa, i Casapound, sia sulla guerra in Ucraina che sul rapporto con Europa e Usa, dicono e vogliono le stesse identiche cose di Santoro, Travaglio, Conte, Bettini, Provenzano, Fratoianni & C. (il verbo emblematico è “schiacciare”: tutti quelli che “non vogliono essere schiacciati sulla Nato, sull’occidente e sull’Europa così com’è”).
Io, che sto con l’Ucraina contro Putin, e sto (schiacciato) con la Nato e con gli Usa, sarei, se mi va bene, un renziano ( in realtà faccio vita ritirata). Aggettivo che oggi, 2023, ha sostituito “il rinnegato Kautsky” (libro di Lenin, La rivoluzione proletaria e il rinnegato Kautsky, un saggio del 1918). Semplicemente le mie posizioni politiche sono contrapposte (e non schiacciate su) quelle dei fascisti. E se la Meloni la pensa come me, e Draghi, mi fa piacere. Insomma, voglio dire, ognuno in politica sceglie dove schiacciarsi, tutto qui.