Ha detto il critico Aldo Grasso nella sua rubrica televisiva: Michele Santoro è stato ospite di Floris su La7, pieno di livore contro Fazio e Lucia Annunziata. Mosso dalla rabbia e dal rancore. Come se ci fosse qualcosa di personale. Forse è solo la rabbia di chi è fuori dai giochi e nessuno lo chiama a condurre un programma tv.
Santoro e la Annunziata sono entrambi di Salerno, ma il loro cammino è stato molto diverso. Forse ci sono antichi rancori fra i due, ma quel livore ha messo una grande tristezza.
Massimo Gramellini sempre sul Corsera ha invece scritto: La sinistra, politica e giornalistica, si divide invece tra massimalisti e riformisti, con i primi che considerano i secondi i veri nemici da abbattere. Conte e i suoi suggeritori mediatici detestano molto più il Pd di Fratelli d’Italia. E neppure il particolare che Fazio e Annunziata siano nel mirino polemico della stampa di destra induce quelli come Santoro a sospendere per un attimo le ostilità ed esprimere un minimo di solidarietà nei loro confronti. Anzi, sembrano quasi seccati, i massimalisti, che qualcuno osi scippare loro la palma di unici martiri autorizzati di qualunque regime filoamericano e capitalista.
I Santoro sono la cuccagna della destra, che li usa per dividere lo schieramento avversario e batterlo separatamente. È una storia che si ripete immutabile nei secoli: chi si sente in missione per conto della Rivoluzione finisce sempre per aiutare la conservazione e talvolta per propiziare la reazione.
Vorrei aggiungere che esiste un documento ormai storico che consentirà negli anni a venire di dare un giudizio politico e culturale sia su Santoro che su Travaglio, che fu compare del primo per un periodo. Risale al 2013 quando con un Bersani dato per netto favorito alle elezioni, Berlusconi partecipò a Servizio Pubblico di Santoro. Due ore di contraddittorio passate alla storia per i meme virali quando il Cavaliere pulì la sedia dove era stato seduto Travaglio. Oltre due ore di trasmissione tra battute e provocazioni, ma senza duello e senza corrida.
La percezione del tempo sentenziò che fu proprio Berlusconi ad avere la meglio, e la sua partecipazione gli giovò, tanto che Bersani fu costretto a pietire (in un famoso streaming) un appoggio dai 5Stelle perchè non aveva la maggioranza al Senato. Santoro due anni dopo sarebbe scomparso dalla Tv mentre Berlusconi 10 anni dopo è ancora il leader di FI.
Dei due gemelli diversi Santoro e Travaglio (questi è un piazzista d’infamie, ricorda Adriano Sofri che ha annunciato, indignato quasi quanto Putin, che lo Stato ucraino è uno Stato terrorista) posso dire quello che li accomuna: ciascuno dei due intende passare per uno che la sa più lunga degli altri.