Ho sentito Guido Vaciago, direttore di Tuttosport, spiegare: Non ho avuto vantaggi di vendite schierando il mio giornale su una narrazione innocentista nei confronti della Juve. Cosa vuol dire? Significa che la narrazione, vecchia di 100 anni, “la Juve è una società di delinquenti che rubano” in Italia ha un pubblico in maggioranza favorevole per cui i direttori dei giornali, di qualsiasi giornale, sanno che questa narrazione porta vantaggi, se non in copie vendute, in approvazione e consenso. Non parlo dei social dove il conflitto ” Noi contro Loro” sono le regole d’ingaggio, tento di spiegare in linea generale come i media utilizzano le narrazioni.
La Rolex sponsorizza con il proprio marchio di lusso tennis e golf, non certo calcio e rugby. Perchè la narrazione deve avere un preciso target di riferimento, nel caso della Rolex i ricchi.. Allo stesso modo un direttore di un giornale, un conduttore televisivo, selezionano su certi argomenti le narrazioni prevalenti (da ora NP). Una l’abbiamo vista (la Juve ruba), un’altra può riguardare Renzi (ha tradito la sinistra), l’Ucraina ( la guerra l’hanno provocata Nato e Usa), i migranti (sono un pericolo per gli italiani). O Lucio Battisti (lasciato Mogol è finito). Pertanto al pubblico, di lettori o spettatori, si offre astutamente la NP che si è calcolato sia maggioritaria. I cretini mi obietteranno: è sempre stato così: si cerca di vendere qualcosa che ai consumatori piace e che sono disposti a comprare. Non è affatto vero. L’umanità progredisce proprio perchè di tanto in tanto arriva un Picasso che non dà più al pubblico quello che vuole (la prospettiva) ma rivoluziona col suo stile pittorico il principio fondamentale della prospettiva, l’unicità del punto di vista.
La narrazione antijuventina s’impone per banali motivi geografici (in piazze come Roma, dove ci sono Repubblica e Rai, e Milano, Corsera e Mediaset, o Firenze e Napoli) ma anche per un banale conto della serva. Se i tifosi juventini sono il 40% di tutti i tifosi italiani, è chiaro che sono minoranza rispetto al 60% di tifosi delle altre squadre sommati insieme. In secondo luogo la NP replicata crea una conseguenza ben nota a tutti: il dentifricio uscito dal tubetto non può rientrarvi dentro. Insomma, una bugia ripetuta nel tempo assomiglia alla verità.
Infine avviene la tracimazione. La replica della NP col tempo comincia a farsi largo anche tra i tifosi juventini i quali finiscono per convincersi che c’è qualcosa di vero nelle continue accuse lanciate dai nemici (sindrome di Stoccolma). Lo stesso avviene nelle schiere dei renziani o nei sostenitori dell’Ucraina, la NP col tempo tracima e come un fiume in piena travolge gli argini degli schieramenti e ricopre tutta la pianura. Basti considerare che anche nel caso di Perugia (esame farsa del calciatore Suarez) quando poi alla fine la magistratura ha assolto dirigenti e avvocati juventini, o nel caso del trasferimento del processo penale da Torino a Roma per incompetenza territoriale dei pm che indagano, quel che è stato è stato: l’effetto si è già prodotto per cui la verità non può essere più ristabilita, la NP ha già vinto e passata all’incasso. La verità agli antijuventini non interessa, ma ormai non interessa nemmeno agli stessi juventini i quali finiscono per darsi una spiegazione del Tutto che è la seguente: vabbè, forse noi le grane ce le andiamo a cercare.
La NP è un meccanismo infernale la cui pericolosità sociale non è per nulla avvertita, purtroppo. Basti pensare al populismo di Trump il quale ci ha dimostrato come anche in un grande paese democratico con libera stampa e dove il popolo sceglie con le elezioni, la NP può imporsi facilmente attraverso un uso continuo di falsità. Perdi le elezioni? Poco male, basta dire ai tuoi sostenitori che hai vinto e che ai tuoi danni ci sono stati brogli e un complotto. E magari li spingi a dare l’assalto al Campidoglio. Trump (ormai imitato da tutti i politici, finanche dal sindaco del più sperduto paesello) dimostra che una volta messa in moto la macchina non la fermi più proprio perchè, come ho appena spiegato parlando della Juve, la NP tracima e gli effetti li provoca dappertutto, tra i favorevoli e i contrari. In Usa ci sono fior di democratici ormai convinti che la magistratura stia esagerando con Trump, la stessa cosa è successa in Italia con Berlusconi. Anche la magistratura si compra il consenso seguendo la NP, lo spiega bene una serie tv americana, Billions. La NP infine si afferma perchè la storia la scrivono sempre i vincitori e, come sta succedendo in Italia dopo la vittoria della Meloni, per un certo periodo opera il ben noto fenomeno conosciuto come “la salita sul carro dei vincitori”. La luna di miele della Meloni con la stampa e l’opinione pubblica italiana, basata sulla NP secondo cui avevamo una statista tra i fascisti e non lo sapevamo, ha ancora pochi mesi di vita.La NP sta ancora nascondendo l’amara realtà agli italiani.
Prendiamo per finire uno come Conte che per merito di Casalino usa la NP come esclusivo strumento di comunicazione. I grillini come Trump hanno capito (sennò che populisti sarebbero?) che far politica significa dire bugie perchè il popolo è credulone. Cominciarono nel 2018 proclamando dal balcone di aver abolito la povertà, l’anno dopo fecero il reddito di cittadinanza, poi dissero di aver sconfitto il covid e hanno finito con il Bonus 110%. La loro NP sul Superbonus è la seguente: “Se c’è un debito buono, significa che non è solo costo ma un investimento “. Il Superbonus 110%, ha detto Conte al Forum Ambrosetti, “ha generato quasi 1 milione di nuovi occupati e un risparmio energetico per le famiglie medio annuo di 964 euro, tonnellate e tonnellate di CO2 tagliate e rigenerazione urbana”.
La cosa buffa è che fino a ieri il M5S se la prendeva contro la finanziarizzazione della economia e ora esalta la finanziarizzazione del Superbonus. Perchè pagare 110 quello che vale 100 apre una piccola voragine proprio a quella finanziarizzazione, oltre ad avere alimentato l’inflazione. Siccome alla fine nessuno sborsa un euro e paga Pantalone consentendo pure un margine del 10%, i prezzi sono lievitati. Ed è nato il buco nei conti pubblici come ogni tipo di abuso e comportamento spregiudicato nel passaggio di mano dei crediti di imposta. In fondo è stato lo stesso errore dei mutui subprime che crearono la crisi finanziaria del 2008. E la lezione di allora non è mai stata imparata: al massimo si può pagare 100 quel che vale 100. Di più mai.
Che cosa voglio dire con questa ultima osservazione? Che non c’è bisogno di aver fatto studi di economia all’università per capire che Conte narra una bufala. Perchè questa è la caratteristica principale della NP: può essere una bugia qualsiasi (la terra è piatta, le scie chimiche, i vaccini fanno male), anzi più è grossa meglio è, basta solo trovarsi il pubblico al quale dire quella bugia. Ecco allora che prima di proporre qualsiasi narrazione, anche la più strampalata o pazzesca, uno si deve chiedere: è quello che la maggioranza del pubblico vuol sentirsi dire? Al pubblico non si dicono più cose giuste o vere o esatte ma solo le cose che hanno calcolato piaceranno ai più.