Sin dall’anno scolastico 2011-12 il dr. Ennio Calabria, dentista odontoiatra di Lamezia Terme, ha istituito la Borsa di Studio “Lino Calabria”, in onore del padre, destinata ad uno studente diplomato che intende iscriversi ad una Università calabrese. Di cosa si tratta? E’ molto semplice. Tutte le scuole superiori di Lamezia possono, alla fine degli esami di Stato, segnalargli un solo nominativo che, pur essendo meritevole, non è in grado, per le disagiate condizioni economiche della famiglia, di proseguire gli studi. Le iscrizioni all’università, lo sappiamo, sono in calo per gli alti costi e per una crisi economica senza fine. Tra tutti gli studenti segnalati dalle scuole, il dottor Calabria ne sceglie uno al quale paga gli studi universitari, l’alloggio, le tasse, i libri. L’unica condizione, naturalmente, è quella di frequentare la facoltà senza perder tempo. Sinora tre alunni beneficiari (del liceo scientifico, dell’istituto per geometri e dell’istituto tecnico economico) stanno con profitto studiando utilizzando la borsa assegnata. Pochi giorni fa per l’ultimo anno, il 2015/16, la borsa l’ha vinta una studentessa dell’ITE De Fazio, Serafina Perri della VA Sia, ma purtroppo è anche stata l’unica segnalata. Essendo stato io quest’anno a contattare ogni singola scuola sin dal mese di marzo, a inviare il regolamento e l’invito a partecipare, non riesco a capire perché sia successo questo. Eppure il meccanismo per partecipare è semplice, occorre la collaborazione e il filtro di ogni singolo istituto superiore, che in piena libertà seleziona un proprio alunno meritevole. Dopo cinque anni di frequenza un consiglio di classe è davvero in grado di sapere con buona sicurezza quale allievo/a non potrà frequentare l’università perché non è in grado di sostenerne le spese. Non c’è bisogno di esaminare o produrre carte, l’Isee, dichiarazioni di redditi o autocertificazioni, in una scuola si sa chi è un alunno meritevole ma impossibilitato a proseguire gli studi. Non c’è neppure bisogno che si diplomi con il massimo dei voti, ogni scuola sceglie sulla base delle proprie conoscenze dirette dell’utenza. La segnalazione deve essere pertanto fatta formalmente dall’intero consiglio di classe alla unanimità e ricevere l’avallo del dirigente scolastico.
Anche se qualche articolo è già apparso sui giornali, a me sembra che ancora ci sia molto da fare per divulgare tale nobile iniziativa. Non so trovare un altro aggettivo per definire lo spirito di un gesto che rientra nel “Far del bene”, come si chiama il sito web da alcuni anni creato dal dott. Calabria. Occorre far conoscere le cose belle che singoli o associazioni realizzano in questa nostra città spesso diffamata da malviventi, ma soprattutto i giovani devono sapere che la Borsa di studio Lino Calabria li chiama in causa. E’ un segnale importante per capire come la generosità possa aiutare gli studenti in difficoltà a condizione che ce la mettano tutta e non si abbandonino alle solite lamentele che lasciano le cose come stanno. E’ il segno lasciato da un professionista che onora il nome del genitore donando agli altri. E’ un ponte lanciato verso le scuole lametine e, anche se non escludo che in tutta Italia ci siano iniziative come queste, mi piace fare il possibile per divulgare come merita una bella impresa che condividiamo sin dall’inizio e che continuerà “with a little help from my friends”.