Iacurso è il paese del gelato, Capizzaglie è il quartiere del pane, Lamezia è la città dei goiellieri. Mentre in Italia l’Istat certifica che l’inflazione non riparte, a Lamezia è ripartita da un bel pò. In un elegante bar ordino un aperitivo. Il cameriere mi fa: intero o standard? Rispondo: giusto qualche stuzzichino, sarebbe lo standard? Dopo 15 minuti, eppure ci sono solo io seduto, arriva l’Aperol spritz e 3 piccole tazzine, con arachidi, olive e salatini. Il conto è 8 euro (in lire 16mila!). Per curiosità chiedo cosa mi sarebbe toccato con l’intero. Potevo arrivare anche a 10 euro (aiuto!). Mi ricordo di aver visto un cartello in una pizzeria con l’offerta di aperitivo e contorni per 10 euro, e avevo immaginato che portassero pizzette rustici e affettati. In genere nei bar l’aperitivo costa dai 3,50 ai 4,50, ad Amantea in un bar elegante per 5 euro praticamente fai un pranzo. Capisco due cose: che la crisi a Lamezia è alle nostre spalle perchè se pratichi questi prezzi e puoi mantenere i diversi camerieri che ho visto, vuol dire che la gente ha soldi da spendere. La seconda cosa riguarda Lamezia, dove una volta c’era un solo gioielliere, Salvatore Caputo, e oggi abbiamo tanti gioiellieri, dai fruttivendoli ai macellai alle salumerie ai bar. Tutti questi non hanno capito la cosa più importante di tutte, la lezione dei fratelli Della Valle. Un giaccone Tod’s costa 990 euro, ma è così buono che ti dura 35 anni. Forse essi vendono merci altrettanto buone o noccioline ed olivette simili a diamanti? Il prezzo alto contraddistingue merci di valore (Tod’s, Rolex), non trasforma una semplice insegna in un brand esclusivo. Questa è Lamezia, poi si lamentano che le tariffe degli aerei sono alte, noi siamo milionari e nessuno se ne è accorto. Ah, dimenticavo, la scorsa estate nello stesso bar un cono gelato prevedeva un solo gusto, per 2 gusti occorreva il supplemento. Scusate, consigliammo, invece di una quantità 10, non potreste fare 2 gusti da 5, come fanno negli altri bar?