Lo schema comunicativo di Allegri in tv

  1. Introduzione Ai ragazzi non c’è da rimproverare nulla perchè hanno fatto una buona gara. Non troviamo alibi o scuse

2) Banalizzazione Peccato perchè i primi x minuti avevamo fatto bene, poi episodio a sfavore. Abbiamo sbagliato molto tecnicamente e su questo dobbiamo lavorare. Abbiamo perso un pò la dimensione del campo, dovevamo gestire meglio. Abbiamo sbagliato tecnicamente perchè non siamo stati abbastanza attenti.

3) Generalizzazioni Questo è il calcio, a volte gli episodi vanno a favore talvolta contro. Stiamo lavorando e facciamo il massimo.

4) Chiosa C’è bisogno di stare zitti e lavorare. Guardiamo il bicchiere mezzo pieno. (statistica a caso sempre su aspetto difensivo)

NB= Come spiega gli errori. Il c’è stato. Nella prima mezzora abbiamo avuto buone occasioni… poi c’è stato questo rigore…. questo goal su ripartenza…. questo goal su una nostra distrazione.

Cose che capitano, avvengono. Gli unici fattori che secondo Acciughino contano sono la concentrazione, la motivazione, la volontà. Concetti astratti. Il gioco, della Juve e degli avversari, non viene mai analizzato o preso in considerazione. Come se un contadino raccontasse cosa gli è capitato sul campo per opera di un evento naturale e non sapessimo mai dove è successo e le precauzioni che aveva preso. Il suo messaggio è sempre lo stesso: “C’è da stare in silenzio e lavorare. Il calcio ti dà la possibilità di recuperare subito”.