Oltre 1300 tra “imboscati” e “adibiti ad altri compiti” nella sanita’ calabrese

Immaginate se in Italia esistesse una norma in base alla quale una volta assunto per concorso con una mansione in un posto pubblico non puoi piu’ cambiare la mansione, a meno che non superi un altro concorso per una mansione superiore. Finirebbero con un colpo di spugna gli imboscati o i promossi per virtu’ dello Spirito Santo. Le malattie sopraggiunte invalidanti dovrebbero essere poi ben specificate e validate da commissioni al di sopra di ogni sospetto. In Calabria, sono oltre 1300 i dipendenti del Sistema sanitario regionale che, o svolgono un lavoro diverso da quello previsto all’assunzione o sono in possesso di inidoneità certificata o con prescrizioni limitanti. Lo afferma il capogruppo del Movimento 5 Stelle al Consiglio regionale calabrese Davide Tavernise.
“Continua il mio lavoro di ispezione e la mia battaglia – afferma in una nota – sul fenomeno dei così detti medici ‘imboscati’, vale a dire il personale sanitario spostato nel ruolo amministrativo o comunque adibito a mansioni diverse da quelle per le quali è stato assunto oppure risultato inidoneo a lavorare in corsia o con prescrizioni limitanti”.

Sono arrivati i dati dell’Asp di Catanzaro – afferma Tavernise – che, sommandosi agli altri da me raccolti, confermano la gravità del fenomeno. Numeri decisamente preoccupanti che richiedono un intervento immediato del governatore e commissario della sanità Roberto Occhiuto per andare a scovare chi crea un disagio, oltre alla già disastrata sanità calabrese, anche ai suoi stessi colleghi costretti a sobbarcarsi turni massacranti nei pronto soccorso e nelle corsie degli ospedali della nostra regione”.

Per i medici dell’Asp di Catanzaro – afferma Tavernise – le limitazioni più frequenti riguardano la non disponibilità ai turni notturni, alla reperibilità, alle attività di emergenza/urgenza, per gli infermieri e gli Oss la non disponibilità alla movimentazione dei carichi, ai turni notturni anche loro e alle attività di corsia. Le attività di ricognizione del personale sanitario ordinata dal commissario straordinario generale Antonio Battistini, sono state avviate solo dopo questo nuovo accesso agli atti, che ho riproposto in quanto è stato nominato nel 2023 il difensore civico, Ubaldo Comite, non presente ai tempi del mio primo accesso agli atti”.

“La buona notizia, per quanto riguarda l’Asp di Catanzaro – conclude – è che mi è stato comunicato che è in corso di aggiornamento il ‘Regolamento aziendale per la verifica dalla idoneità al servizio del personale’ che risaliva al 2017”.

Nel report finora stilato da Tavernise sono finora oltre 1.300 gli operatori sanitari impiegati in mansioni diverse da quelle per cui sono stati assunti o con inidoneità certificata e/o idoneità con prescrizioni limitanti: all’appello mancherebbe ancora la risposta dell’Asp di Cosenza. ” Mi preme precisare altresì che questa ricognizione non vuole essere una caccia alle streghe, bensì un tentativo di mettere ordine nel caos della sanità pubblica calabrese. A tal fine ho anche proposto una legge anti imboscati, che prevede innanzitutto una ricognizione completa del personale sanitario cosiddetto “imboscato”. Allo scopo di garantire trasparenza, si propone di affidare la valutazione della inidoneità all’Inps, o a un soggetto terzo, e non al medico competente della stessa azienda. Inoltre, le inidoneità certificate dovrebbero portare ad una rivalutazione della pianta organica, ovverosia conteggiare nel personale amministrativo il sanitario che non svolge più la mansione di sanitario a causa della sua inidoneità così da poter provvedere alla sua sostituzione. Stabiliva, infine, il divieto di spostamento a mansioni diverse da quelle di assunzione prima dei dieci anni di servizio. Purtroppo ad oggi la mia legge non risulta ancora calendarizzata in commissione”.

Personale sanitario impiegato in attività rientranti nel ruolo amministrativo o comunque adibito a mansioni diverse da quelle per le quali è stato assunto in categoria e profilo professionale di appartenenza.

122
Tra cui*:
 20 Medici
 32 Infermieri
 10 OSS
 8 Tecnici Sanitari
 1 Ostetrica
 1 Fisioterapista
 1 Puericultrice
 1 Ausiliario specializzato

Personale sanitario in possesso di inidoneità̀ certificata e/o idoneità con prescrizioni limitanti per lo svolgimento delle mansioni per le quali si è assunti.

1.228
Tra cui*:
 115 Medici
 558 Infermieri
 114 OSS
 9 OTSA
 36 Tecnici Sanitari
 12 Ostetriche
 32 Fisioterapisti/Logopedisti
 13 Amministrativi
 2 Farmacisti
 1 Odontotecnico
 1 Dietista
 1 Puericultrice
 1 Ortottista
 1 Ausiliario Specializzato