Anche dalla relazione al Rendiconto 2023 dell’amministrazione, approvato in Giunta e nei prossimi giorni al vaglio del Consiglio regionale, si conferma che la sanità pesa per i due terzi sulle casse e sui conti della Regione. Il contesto finanziario resta sempre particolarmente ingessato, anche per altri fattori, come a esempio il contenzioso, che vede un aumento significativo del valore del fondo ad hoc.
Secondo le risultanze del Rendiconto, le entrate per il 2023 ammontano a oltre 8,1 miliardi ma dei 7 miliardi di spese circa il 77% è destinato alla sanità. Quasi 290 milioni servono per la mobilità passiva (più 4,4 milioni per quella internazionale).
La Regione vanta i soliti crediti dai Comuni, che ammontano a ben 259 milioni, perche’ con riferimento alla riscossione delle tariffe per rifiuti e servizio idrico sono 171,56 milioni di euro e altri 88 milioni quanto al servizio idropotabile.
Per il Capitolo contenzioso per come è emerso dalla relazione predisposta dal coordinatore dell’Avvocatura regionale, il valore complessivo del fondo determinato a chiusura dell’esercizio finanziario dell’anno 2023 è stato complessivamente determinato in euro 240 milioni, con un incremento, rispetto al valore dell’anno 2022 di oltre il 35,00%.
C’è poi anche la voce relativa agli accantonamenti per coprire le perdite delle società in house, e delle società partecipate o controllate dalla Regione, accantonamenti per oltre 15 milioni ( Fincalabra Spa per euro 2.786.192,00, e Sacal Spa per euro 12.464.333,93). (a. cant.)