Confermata anche in appello la condanna nei confronti di un medico di base catanzarese per danno erariale nei confronti della polizia di Stato. Il professionista era finito nel mirino della Corte dei conti per il rilascio di due certificati medici a favore di un sovrintendente di polizia che si sarebbe così assentato, secondo l’accusa, senza reale giustificazione dal lavoro. Nella sentenza di appello la magistratura contabile sottolinea «la piena coscienza e volontà» del medico di base «nel concorrere, assicurando copertura medico-legale postuma e in assenza di visita medica, all’ingiustificata assenza dal servizio» del sovrintendente di Polizia.
La Guardia di Finanza, il 16 aprile 2019, aveva formulato una segnalazione di danno erariale emersa a seguito di indagini compiute dalla Procura della Repubblica di Catanzaro, circa condotte assenteistiche fraudolente di un sovrintendente capo della Polizia di Stato avvalendosi della predisposizione e produzione da parte del suo medico di base, di due false attestazioni dello stato di malattia ai fini della giustificazione di assenze dal servizio. Nella prospettazione della Procura Regionale della Corte dei conti, le indagini della Guardia di Finanza, anche mediante l’effettuazione di intercettazioni telefoniche, avevano consentito di riscontrare che nel periodo 31 ottobre – 31 dicembre 2018 il sovrintendente si assentava dal servizio, per complessivi quindici giorni, in opportuna corrispondenza di festività o cosiddetti “ponti”, sulla scorta di certificazione sanitaria, ritenuta ideologicamente falsa, redatta dal medico di base su indicazione dell’appartenente alla polizia. Fonte: Gazzetta del Sud