Un gruppo di rappresentanti delle amministrazioni tra il 2005 – 2015 della città (Gianni Speranza, Rosario Piccioni, Gianni Arena, Eugenio Carnovale, Antonino Costantino, Giandomenico Crapis, Giovanni Gallo, Fernando Miletta, Nicola Palazzo e Vittorio Paola), interviene a seguito del definitivo via libera al “Borgo antico” da parte del consiglio comunale di Lamezia. (Lamezia, ex amministratori: “Via del Progresso doveva diventare cittadella dello sport e non un centro commerciale”). Dopo aver ricordato che nel piano strutturale comunale adottato dal consiglio comunale nel febbraio 2015, quell’area era indicata come area sportiva… misteriosamente, nella fase finale di approvazione del Piano Strutturale alla fine del 2022, con una scelta dell’amministrazione Mascaro, l’area finale di Via del progresso è diventata area destinata al centro commerciale Icom.
Dunque, secondo noi, scrivono gli ex amministratori, a questo punto, era ed è tuttora fondamentale chiedere all’ Ing. Noto, che è anche importante dirigente sportivo e presidente del Catanzaro Calcio, di farsi carico di un sostegno concreto per realizzare la Cittadella dello sport. Al di là delle chiacchiere, il rischio realistico è che lo stadio Carlei della provincia rimanga nell’abbandono e cada a pezzi e il nuovo palazzetto rimanga un’opera incompiuta e senza futuro”.
Dunque, oltre alla denuncia di uno stato di cose, la proposta rivolta a Noto e’ quella di fare il bravo e di essere illuminato. E gia’ questo e’ un fallimento della politica perche’ quando si rivolge una preghiera senza avere nessun potere contrattuale c’ e’ un fallimento. Comunque il caso Noto e’ diventato, sta diventando, un caso studio da manuale per dimostrare che l’urbanistica in alcuni contesti non e’ in grado di governare il territorio.