Bisognerebbe mettersi d’accordo preliminarmente sull’Intelligenza artificiale. E’ un’intelligenza diversa, indipendente e solo cronologicamente successiva all’intelligenza naturale? O è uno sviluppo dell’intelligenza naturale, e dunque la presuppone come una condizione necessaria?
Nel primo caso, se l’Intelligenza artificiale è una nuova creazione dal nulla, estranea all’intelligenza naturale, allora si spiega, oltre che giustificarsi, la miriade di cretini che si pronunciano sull’IA, ci indicono sopra convegni, si procurano cattedre ministeri e altre carriere. Nel secondo caso, se, come sembra ragionevole, l’Intelligenza artificiale è uno degli svolgimenti dell’intelligenza naturale, pur fra i più incerti e pretenziosi, allora i cretini, quelli che erano e sono cretini anche prima e senza l’Intelligenza artificiale, dovrebbero rigorosamente astenersene, e continuare a procurarsi cattedre, occupare ministeri e direzioni di giornali e telegiornali, condurre talk-show e insegnare a cucinare la carbonara, come hanno sempre fatto, contando solo sulla propria inesorabile cretinità.