Sta per finire la più anomala ed assurda campagna elettorale della Repubblica italiana con i metodi della comunicazione non più verticali (i Capi che parlano ai cittadini, in piazza o in tv) ma orizzontali (i cittadini sulla rete dialogano con tutti). Proprio per questo nessun sondaggista potrà fare previsioni affidabili dei risultati. Quelli come me credevano di aver già toccato il fondo, il male assoluto in ordine sono stati Scelba (1960), poi Fanfani (1974), poi Andreotti e Craxi, infine Berlusconi. Ma la storia da tragica si trasforma in farsa e certo non immaginavamo che saremmo scesi giù sino a “Vaffa il Comico che non fa ridere” e ai suoi megafoni come l’Inquisitore Travaglio. E a tutti gli imbecilli che credono di poter negoziare (in streaming?) con “Giggino il congiuntivo”. Si andrà a votare con la pancia, dove dentro ci stanno tutte le paure instillate dai mostri. Come al referendum del 4 dicembre si voterà contro Qualcuno per non cambiare nulla. Noi italiani, ricordatelo sempre, stiamo bene così. Noi ci lamentiamo, ma il nostro vero incubo è cambiare lo status quo, diventare un paese normale, dove si vota e conosci il vincitore, un governo governa per 5 anni, la magistratura non ha mai l’ultima parola su tutto, si pagano le tasse e gli evasori vanno in galera, le opere pubbliche si fanno nei tempi stabiliti, la scuola serve per trovare lavoro, il Bel paese attira turisti che accogliamo senza spellarli. Io temo che per esempio avremo ministro dello Sport un Guido Bagatta, l’esperto di basket più spernacchiato sul web, esperto di nulla, da sempre. Ha scritto Sergio Fabbrini: Come si fa a non essere preoccupati per l’esito delle prossime elezioni parlamentari? L’Italia è a un bivio. Il 4 marzo deciderà quale direzione prendere. Verso l’occidente rappresentato da un’eurozona in grado di governare la propria integrazione monetaria ed economica (l’Europa di Ventotene) oppure verso l’oriente rappresentato da un’associazione di stati prigionieri dei propri umori nazionalisti e sovranisti (l’Europa di Visegrad). Si tratta di due Europe non compatibili.
PS: se volete avere un’idea di quel che siamo (davvero) guardatevi su “youtube” la puntata HBO di LAST WEEK TONIGHT del comico inglese John Oliver dedicata alle elezioni italiane. Adesso è in inglese, ma verrà tradotta. Ah, dimenticavo, l’Italia sarà un paese normale quando, oltre all’italiano e ai dialetti, sapremo parlare correntemente l’inglese. Ma i giudici non vogliono.