L’inaugurazione del nuovo gate di imbarchi all’aeroporto internazionale di Lamezia Terme ha segnato un punto di svolta per il futuro dei trasporti in Calabria. Tappa fondamentale lungo il percorso di riqualificazione e modernizzazione dello scalo lametino, inserito in un progetto che prevede investimenti di decine di milioni di euro. I disagi di quest’estate tra quelli sull’A2, gli imbarchi per la Sicilia a Villa San Giovanni e le proteste per il ponte e quelli che riguardano i collegamenti ferroviari, hanno messo in luce tutte le criticità esistenti, ma anche l’importanza dello scalo aeroportuale lametino, sempre più snodo cruciale per gli arrivi in Calabria.
Il nuovo gate
I primi cinque hanno già portato ad un importante risultato: la realizzazione di una struttura rinnovata seguendo standard moderni e funzionali, offrendo dopo alcuni decenni un’immagine lontana dal passato e più vicina alle strutture internazionali. L’aeroporto internazionale di Lamezia Terme, dunque, inizia a cambiare forma (e sostanza) a cominciare dallo spazio che sarà utilizzato come gate di imbarco, definito nei mesi scorsi «elemento sobrio» in grado di dare un nuovo impatto e un nuovo segno della Calabria e rilanciare uno scalo che, a tutti gli effetti, è l’immagine della nostra regione nello scenario turistico internazionale.
Il Cis “Aeroporti Calabria”
Un primo step, dunque, figlio del Cis “Aeroporti Calabria” da oltre 215 milioni di euro portato a casa dal presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto e illustrato insieme all’amministratore unico di Sacal, Marco Franchini, ad ottobre del 2022, con una fetta da 119,5 milioni destinata proprio allo scalo internazionale lametino. Gli interventi previsti sono molteplici e riguardano diversi ambiti che ne cambieranno, in prospettiva, aspetto e funzionalità, garantendo al contempo servizi di gran lunga migliori rispetto a quelli offerti attualmente.
Si parte dai primi 75 milioni di euro che saranno destinati allo sviluppo dell’aerostazione passeggeri. Tradotto: un nuovo terminal partenze, l’adeguamento antisismico dell’aerostazione esistente, la riconfigurazione terminal arrivi e la riqualifica di curbside, airside e landside. Previsti, poi, altri 10 milioni di euro per gli interventi per la security e la digitalizzazione dell’aerostazione passeggeri; altri 12 milioni per la riqualifica della viabilità d’accesso e delle aree di sosta; 5 milioni di euro per la realizzazione dell’area destinata ai servizi di handling e cargo con viabilità dedicata.
L’intermodalità con la Stazione ferroviaria
Ma lo sviluppo e il futuro dell’aeroporto di Lamezia Terme è legato in parte a quello della Stazione centrale lametina. Da anni, infatti, è sospeso il progetto che prevede il collegamento tra i due siti. L’intermodalità, al momento, è sospesa tra l’attualità e i sogni, compresi quelli del governatore regionale Roberto Occhiuto. È stato proprio lui, in occasione dell’inaugurazione del nuovo spazio avvenuto lo scorso 30 luglio. «Dipende da RFI, cioè non è la Regione la Stazione appaltante» aveva ricordo il governatore «ma sono stato proprio qualche settimana fa a Roma per cercare di velocizzare questa attività. Intanto ho chiesto a Trenitalia di intensificare i collegamenti dagli aeroporti con le stazioni così come si fa in molte altre parti d’Italia aumentando il numero dei bus perché in Italia a me piacerebbe potesse collegare velocemente e continuamente l’aeroporto di Lamezia, l’aeroporto di Reggio, l’aeroporto di Crotone rispettivamente con le stazioni di Lamezia, di Reggio, di Villa San Giovanni o di Sibari per potenziare l’intermodalità». Allo stato attuale è il servizio navetta “Air Link” a garantirne i collegamenti, con bus ogni mezzora dalla corsa delle 5:45 e l’ultima in arrivo alle 23:25 fuori dall’aerostazione mentre sul tavolo, da qualche anno, c’è anche la possibilità di realizzare modifiche attorno alla Stazione attraverso la realizzazione di una corsia riservata. autobus elettrici o people mover dedicato.
Il futuro della stazione lametina
Qualche settimana prima, intanto, si era tenuti un incontro tra l’Amministrazione comunale di Lamezia Terme, rappresentata dal sindaco Paolo Mascaro e dall’Assessore Francesco Stella, e la Direzione Stazioni di RFI per discutere l’avanzamento dei lavori alla stazione ferroviaria di Lamezia Terme Centrale. Entro la fine di agosto prenderanno il via i lavori sul fabbricato viaggiatori che includeranno il miglioramento sismico, fondamentale per garantire la sicurezza strutturale dell’edificio, la rifunzionalizzazione dei servizi e il restyling delle facciate esterne, che contribuirà a migliorare l’estetica e la funzionalità della stazione. Entro l’autunno 2024, invece, dovranno essere avviati, poi, i lavori di riqualificazione delle aree esterne. Questo progetto comprenderà il potenziamento del collegamento pedonale con l’area parcheggio di via Calleri, facilitando così l’interscambio modale e migliorando l’accessibilità complessiva della stazione. La strada è ancora lunga mentre l’ultimo successo ottenuto è l’attivazione dell’ascensore per l’accesso ai binari, salutato con orgoglio anche dal sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro. «Ringrazio Rfi per essere riuscita ad anticipare l’attivazione dell’ascensore sul marciapiede che ne era ancora sprovvisto – e sul quale transitano anche i treni ad alta velocità – che era prevista per il mese di settembre, consentendo così di agevolare l’utenza in un periodo delicato come quello di agosto» aveva detto l’esponente di FDI. Un primo passo verso quella riqualificazione attesa ormai da anni e che, presto, potrebbe (finalmente) diventare realtà.