(Cristina Iannuzzi, la C news) Continuano a macinare multe gli autovelox posizionati a Pizzo, lungo la provinciale 95 (ex strada statale numero 522), che costeggia il mare, dove il limite è di 50 chilometri orari: «Troppo pochi. Difficile non oltrepassare il limite imposto. Bastava aumentare il limite a 60 km orari per garantire sicurezza e rendere il tratto scorrevole», dice un autotrasportatore.
Obiettivo dell’amministrazione Pititto – come si legge nella relativa ordinanza – è “contrastare il fenomeno degli incidenti stradali connessi all’alta velocità e al mancato rispetto dei limiti”. Ma per i tanti automobilisti incappati nelle multe, più che una questione di sicurezza il vero obiettivo del Comune sembra essere quello di fare cassa. Perché sono davvero tante le contravvenzioni elevate lungo quella striscia di strada. Tra i malcapitati c’è una donna della vicina Francavilla Angitola. «In pochi giorni mi sono state recapitate due multe da 145 euro l’una», dice rammaricata. «Non sono una spericolata, probabilmente viaggiavo a 60 km all’ora – si difende -. Veniamo a Pizzo per il mare, ma se mi recapitano un’altra contravvenzione io qui non metterò più piede».
(fs) Quanti metri si percorrono se si viaggia a 50 km orari? Lo spazio che si percorre in un secondo sarà di circa 14-15 metri. A 100 chilometri orari questo spazio diventa di circa 28-30 metri. Lo spazio di arresto a 50 km all’ora sono 25 mt, a 60 km all’ora ci vogliono 35 mt. I limiti previsti per la velocita’ massima sono:
50 Km/h sulle strade urbane; 90 Km/h sulle strade extraurbane secondarie.
Ora, in un lungo rettifilo, se un sindaco vuole che si vada a 50 Km all’ora, significa che pretende dall’automobilista che usi la terza, senza mettere mai la quarta. Dice: e’ la legge. Certo, ma nelle nostre citta’ ci sono strade urbane che portano ai centri storici (attraverso lunghi rettifili, lunghi viali o circonvallazioni) assimilabili alle extraurbane. Sta in questa interpretazione letterale (urbano/extraurbano) della legge la furbizia degli amministratori che vogliono far cassa senza sforzo.
Quello che questi sindaci furbi (che invece di industriarsi per riscuotere i tributi comunali dai propri cittadini, usano mezzucci come l’autovelox per fare cassa) non riescono a capire e’ la differenza tra guidare in un centro abitato (dentro Pizzo Calabro) o percorrere un lungo rettifilo diritto, di qualche chilometro, che ti porta, costeggiando il mare o la collina, nell’abitato. Pretendere che si vada a 50 km all’ora significa semplicemente fare i furbi, infatti la maggior parte dei poveri malcapitati vengono multati per aver raggiunto la impressionante velocita’ di ben 60 km all’ora (usano la quarta, insomma). Non si tratta di distruggere gli autovelox, ma solo di prendersela con questi sindaci furbastri che ricorrono a mezzucci degni del gatto e la volpe collodiani.